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Il settore delle costruzioni in Sicilia nel primo trimestre del 2019 segna un 14% di occupati in meno rispetto allo stesso periodo del 2018. Si passa infatti, secondo la rilevazione congiunturale Istat, da 80.514 addetti nel 2018 a 69.297 addetti nel 2019. “Un vero e proprio crollo occupazionale- commenta Mario Ridulfo, segretario generale della Fillea Cgil siciliana - confermato dall’Istituto nazionale di statistica". Dati comunque non inattesi, aggiunge, "a fronte di uno stallo complessivo che riguarda le tante opere incompiute, i tanti cantieri che sono bloccati o che non partono, la mancanza di piani di manutenzioni, come la Fillea ha più volte denunciato”.
Ridulfo rileva che “il settore, che comunque continua a rappresentare in termini di addetti il 30% del totale dell’industria siciliana, è in pieno decadimento, in uno stato di
grave emergenza di cui hanno responsabilità il governo nazionale e quello regionale”. “E’ una rotta che va invertita - afferma ancra il segretario della Fillea - nell’edilizia come nell’intera economia siciliana. Al settore delle costruzioni vanno assicurate risorse certe e tempi certi, per garantire una effettiva ripartenza. Non vorremmo più vedere inaugurazioni di cantieri che poi non partono o che si bloccano in breve. C’ è assoluto bisogno di lavoro reale - conclude- di infrastrutture completate e di ridare fiato all’economia”.