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Ci sono voluti mesi di trattativa, per alcuni versi non semplici, ma alla fine il risultato è arrivato, la Federazione gomma plastica, associata a Confindustria, e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil hanno firmato la piattaforma per il rinnovo del contratto scaduto il 30 giugno del 2019. Una notizia positiva che arriva a pochi giorni dalla lettera inviata dal presidente di Viale dell’Astronomia Bonomi alle associazioni federate per chiedere di bloccare il rinnovo dei contratti almeno nella parte di aumenti salariali. Il contratto è stato siglato, la proposta di aumento in busta paga anche. E stiamo parlando di un settore non irrilevante, coinvolge 13o mila lavoratori e lavoratrici, 5.500 aziende di piccole e medie dimensioni, ma anche imprese multinazionali di rilievo come Pirelli, Michelin, Prysmian Bridgestone solo per fare alcuni esempi. Se le assemblee dei lavoratori l’approveranno il contratto rimarrà in vigore fino al 31 dicembre del 2022.
La sigla dell’accordo, come era prevedibile, è stata salutata assai positivamente dalle organizzazioni sindacali: “Il raggiungimento di un’intesa positiva sul rinnovo del contratto nazionale in un settore industriale rilevante per dimensioni e assetti produttivi, in questa fase inedita e difficile – commentano le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec – rispecchia il valore della coesione e dell'unità e dimostra quanto il mondo del lavoro, le sue imprese e i suoi lavoratori devono essere il motore di partenza per la ripresa economica del sistema Italia”. “Siamo soddisfatti – concludono le segreterie nazionali - per il raggiungimento di un'intesa che non fa arretramenti sul piano normativo, ma che prova, insieme alla Federazione Gomma plastica e alle sue imprese, a cogliere congiuntamente le sfide necessarie al rilancio di questo importante settore industriale”.
Secondo Marco Falcinelli, segretario generale della Filctem Cgil “Rinnovare un contratto di lavoro, in questa particolare fase storica, è un risultato davvero importante perché mette a riparo e aiuta una buona parte di lavoratori di questo paese, perché rilancia un sistema di relazioni tra sindacati e industria che fa bene alla nostra economia e perché significa affermare, ancora una volta, che la contrattazione nazionale è ancora l’asse portate che può sostenere e rilanciare il lavoro”
“La pandemia –sottolia Falcinelli - sta condizionando molte scelte e ha generato incertezze, questa firma significa mettere un punto fermo su cui cominciare a scrivere il futuro nella speranza di mantenere saldo l’obbiettivo di crescita del settore e di migliorare le condizioni lavorative e di vita dei tanti lavoratori interessati”.
Entriamo, allora, nel dettaglio e cerchiamo di capire meglio cosa contiene. L'intesa sottoscritta prevede un aumento medio sui minimi (Tem) di 63 euro e sarà distribuito in 2 “tranche”: la prima di 32 euro dal 1° gennaio 2021; la seconda, 31 euro dal 1° gennaio 2022. All'interno di quanto previsto dall'accordo interconfederale del 9 marzo 2018 “Patto per la Fabbrica” sono stati modificati ed integrati gli articolati contrattuali per rendere possibile la definizione del trattamento economico minimo (Tem) e il trattamento economico complessivo (Tec).
Per quanto riguarda il capitolo dell'Osservatorio Nazionale sarà potenziato l’istituto riconoscendo il valore delle relazioni industriali per iniziative congiunte volte alle politiche industriali di settore, all'occupazione, alla crescita, alle internazionalizzazioni e per l'innovazione e la sostenibilità ambientale. Sempre all’interno dell’osservatorio sarà discussa la legge 125 sulle pari opportunità.
Sul capitolo degli orari e della prestazione lavorativa verranno introdotti numerosi miglioramenti: linee guida sulla banca delle ferie solidali; riconoscimento dei permessi per i famigliari di minori affetti Dsa (disturbi specifici dell’apprendimento); scorporo delle assenza per visite e ricoveri oncologici e della maternità anticipata ai fini della maturazione della Rol; programmazione dei permessi della legge 104 che passa da trimestrale a mensile; possibilità che la contrattazione di secondo livello possa prevedere percentuali di accantonamento diverso della banca ore rispetto a quanto previsto oggi dal testo contrattuale.
Inoltre, per i lavoratori con patologie oncologiche e degenerative sarà contemplata la possibilità di trasformare in part-time il proprio orario di lavoro e il riconoscimento di una aspettativa non retribuita pari a 10 mesi. Sarà inoltre predisposta non solo una campagna straordinaria informativa per sollecitare l’adesione al fondo sanitario di categoria (FAG&P), ma sarà predisposta anche un’assemblea aggiuntiva retribuita, una tantum durante la vigenza di questo contratto, per promuovere all’adesione al fondo stesso.
Nel contratto, saranno chiariti e migliorati aspetti normativi sul premio perequativo, malattia professionale e infortuni, l’indennità notte proporzionata all’effettiva prestazione e istituita la commissione nazionale salute sicurezza e ambiente.
Altra importante innovazione è l’introduzione della figura di delegato alla formazione e la commissione per la revisione dell'attuale sistema di inquadramento, proprio a riguardo i lavoratori addetti al ciclo produttivo, oggi inquadrati al livello I, passeranno al livello H una volta superato il periodo di prova.
Infine, ma non per importanza, sarà sviluppato un focus particolare sulla tematica degli appalti.