Le grandi difficoltà della produzione industriale del settore automotive stanno trascinando nella propria spirale di crisi anche le aziende della componentistica. A farne le spese è la Sfc Solutions di Ciriè (Torino), storica impresa (fu fondata nel 1935 dalla Saiag) dal luglio 2020 di proprietà del fondo di private equity tedesco Mutares, attiva nella fabbricazione di guarnizioni in gomma per gli abitacoli di automobili, furgoni, camion e trattori.

Mercoledì 4 settembre la società ha comunicato la cassa integrazione per i 317 dipendenti fino al 2 novembre (a partire da lunedì 9 settembre). Una notizia che era nell’aria già da tempo: i sindacati, infatti, avevano già parlato dello “stato di crisi in cui versa da alcuni mesi lo stabilimento a causa dei bassi volumi produttivi e degli scarsi investimenti”.

Un contesto che aveva spinto sindacati e lavoratori a scioperare già in agosto, quando Sfc Solutions aveva annunciato i primi ritardi nell’arrivo degli stipendi. Uno stop che si è poi messo nuovamente in atto martedì 3 settembre, con l’astensione dal lavoro per un’ora e mezzo per turno, con presidio davanti all’ingresso della fabbrica.

“Una difficile situazione - affermano Rsu e segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil – che si aggiunge alla crisi in atto nel settore auto nazionale, e più nello specifico in quello torinese, producendo tra i dipendenti dell’azienda forte preoccupazione per il loro futuro e quello delle loro famiglie”.

Il comunicato dell’azienda

Venerdì 6 settembre la proprietà ha ribadito, in una nota diffusa alla stampa, il proprio “impegno nel garantire la continuità dello stabilimento di Ciriè”, assicurando che “il management è disposto a proseguire un dialogo costruttivo, durabile, per permettere un rilancio rapido della produzione”.

Sfc Solutions ha poi aggiunto che “le affermazioni sul deterioramento delle condizioni e la mancanza di investimenti sono infondate: negli ultimi quattro anni sono stati effettuati investimenti per oltre 2,5 milioni di euro in nuove attrezzature. L’azienda sta inoltre diversificando il business verso mercati non automotive per garantire la sostenibilità a lungo termine”.

Quanto alla regolarità dei pagamenti, l’azienda fa sapere che “il ritardo negli stipendi di agosto è stato causato da un problema tecnico risolto in 12 ore. Precedentemente non si erano verificati altri ritardi”. In conclusione, conferma l’impegno della proprietà: “Mutares ha sempre supportato Sfc Solutions con aumenti di capitale e presenza manageriale. Dal 2023 l’azienda è tornata a una marginalità operativa positiva”.

L’allarme dei sindacati nazionali

Ai lavoratori della Sfc Solutions - come ai 500 dipendenti della Cooper Standard di Battipaglia (Salerno), azienda produttrice di sistemi di tenuta in gomma per Stellantis, che sta attraversando una grave crisi, con il blocco totale a tempo indeterminato delle produzioni – è arrivato il pieno sostegno dei sindacati nazionali del settore, fortemente preoccupati per il comparto della componentistica.

“Le nostre federazioni, a ogni livello, continueranno a sostenere tutte le iniziative di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori a rischio dell'occupazione e che stanno subendo una forte riduzione del proprio reddito, a causa dell’utilizzo di ammortizzatori sociali”, scrivono i segretari generali di Filctem Cgil (Marco Falcinelli), Femca Cisl (Nora Garofalo) e Uiltec Uil (Daniela Piras).

I dirigenti sindacali così concludono: “Rafforzeremo l’interlocuzione e le sinergie con aziende, associazioni datoriali e istituzioni per costruire e proporre al governo soluzioni che possano garantire una continuità delle politiche industriali in questo importante settore, e più in generale nel nostro Paese, e garantire un futuro occupazionale a fronte delle importanti transizioni in corso a livello globale”.