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Indetto lo stato di agitazione dei lavoratori del servizio di raccolta rifiuti del Comune di Sonnino (Latina), gestito dall'impresa d'igiene ambientale Servizi Industriali. A motivare la protesta, spiega la Fp Cgil di Frosinone e Latina, è la mancata liquidazione dell'Elemento di garanzia retributiva degli anni 2020 e 2021 e dell'una tantum per carenza contrattuale, nonché la omessa iscrizione dei lavoratori al Fondo Fasda.
“Questa situazione – spiega il sindacato – ha inasprito le relazioni con i lavoratori, i quali sono stati sempre presenti sul luogo di lavoro nei momenti difficili, come quello del lockdown, con professionalità e disponibilità, lavorando oltre l'orario di lavoro, cioè facendo tutti giorni straordinario che a tutt'oggi non è stato ancora retribuito”.
Ad aggravare la situazione si aggiungono “sia la mancanza di programmazione che si riflette sulla gestione quotidiana dei servizi, tale che i lavoratori si trovano a lavorare ogni giorno oltre le ore previste da contratto, sia la carenza di mezzi sufficienti per coprire tutto il territorio comunale e sia, infine, la mancata sostituzione di alcuni lavoratori assenti per lunghe malattie”.
La nota Fp Cgil così continua: “Come se non bastasse, sembrerebbe che, per sopperire alla carenza di lavoratori, in malattia o in ferie, l'azienda invii in loro sostituzione lavoratori di altri cantieri dei comuni limitrofi. Ciò innesca di fatto un circolo vizioso, costringendo i lavoratori dei cantieri dove è stata tolta la forza lavoro a dover svolgere a loro volta lo straordinario, naturalmente anch'esso non retribuito”.
“A distanza di più due anni della locazione del servizio a Sonnino, la Servizi Industriali non ha mai cambiato il passo”, conclude il comunicato sindacale: “I lavoratori sono esausti di questa modalità di lavoro, che aumenta la loro esposizione a malattie e infortuni, e la cui salute è già quotidianamente messa a rischio per la tipologia di lavoro estremamente usurante. I lavoratori non intendono più lavorare in condizioni precarie e, per giunta, senza essere retribuiti come previsto dal contratto Fise”.