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"Il legislatore deve adeguare la tutela dei licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese: è il monito contenuto nella sentenza 183 della Corte Costituzionale, chiamata a pronunciarsi sul licenziamento illegittimo di una dipendente di un'impresa con meno di 15 dipendenti verificando l'adeguatezza della tutela prevista dal Jobs Act. Il caso, nato da una vertenza gestita dalla nostra Camera del Lavoro, è l'ennesima vittoria sul Jobs Act riportata dalla Cgil in tribunale". Lo afferma, in una nota, Donatella Onofri, segretaria generale della Cgil di Roma Centro Ovest Litoranea.
"La Corte Costituzionale - continua la nota - ha ritenuto fondate le rimostranze della lavoratrice, assistita da Filippo Aiello della Consulta Giuridica della Cgil, e ha affermato che l'indennità prevista da 3 a 6 mensilità è del tutto inadeguata e non dissuasiva verso il datore di lavoro. Inoltre, viene stabilito un principio importante che non può essere il solo numero dei dipendenti, in presenza di un'incessante evoluzione della tecnologia e dalla trasformazione dei processi produttivi, l'unico indice rivelatore dell'effettiva forza economica del datore di lavoro".
"Con questa sentenza - sottolinea Onofri - si smonta un altro pezzo di una riforma del lavoro che abbiamo contestato sin dall'inizio, che di crescente non ha le tutele ma solo le vittorie in tribunale della Cgil. Il monito della Corte al legislatore per modificare tempestivamente la norma, che si aggiunge a quelli precedenti, rimette in evidenza la necessità di mettere al centro dell'agenda politica l'introduzione di norme per creare lavoro stabile e di qualità".