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"Il 31 marzo, data di scadenza dei contratti di supplenza Covid si avvicina, ma il governo, che ha sempre lasciato intendere che questi contratti sarebbero stati prorogati fino a giugno 2022, ancora non prende le misure necessarie a dare seguito agli impegni presi". Così in una nota la Flc Cgil.
Che aggiunge: "ll prolungamento di questi contratti fino al 31 marzo è stato reso generale ed esteso al personale Ata proprio perché si prevedeva il reperimento di ulteriori risorse per una copertura fino al 30 giugno, ma ad oggi, mancano all’appello circa 200 milioni di euro per finanziare la proroga fino al termine delle attività didattiche".
La Flc Cgil "chiede a tutti gli attori coinvolti, i ministri dell’Istruzione e dell’Economia, di provvedere con celerità e responsabilità a stanziare le risorse necessarie alla proroga dei contratti Covid. I supplenti Covid, circa 55.000 tra lavoratrici e lavoratori, non possono essere lasciati nella totale incertezza o in balia delle differenze regionali che si verificheranno alla scadenza del 31 marzo, con regioni che prorogheranno i contratti e altre no".
"Il ministero da tempo si è espresso positivamente sulla soluzione della copertura finanziaria e l’evoluzione dei contagi di questi giorni, sta lì a dimostrare che del personale covid nelle scuole c’è ancora, estremamente, bisogno", termina la nota.