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I roboanti annunci estivi sulle immissioni in ruolo si scontrano da sempre con la realtà dei numeri. Sia per i docenti che per il personale Ata, anche quest’anno non verranno coperti tutti i posti vacanti e disponibili. Infatti, a fronte delle assunzioni annunciate, mancano all’appello oltre 50 mila posti, al netto del numero di posti che non saranno assegnati e che lo scorso anno furono circa la metà.
A questi si aggiungono, tra Ata e docenti, circa 150 mila posti in organico di fatto di cui almeno 117 mila sono per il sostegno agli alunni con disabilità. La certezza è che il prossimo anno scolastico ci saranno oltre 200 mila supplenze annuali a cui si aggiungeranno le supplenze temporanee.
Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil, commenta così i dati sulle immissioni in ruolo: “Con questi numeri mi pare chiaro che non ci sia nessun piano straordinario di assunzioni. Di straordinario c’è solo il numero del precariato nel nostro sistema di istruzione, che di governo in governo non viene scalfito. Credo poi che sia una vergogna nazionale - sottolinea - il fatto che il 50% dei posti di sostegno per gli alunni con disabilità siano deroghe determinate anno per anno e quindi posti che è impossibile stabilizzare".
La scuola, a suo avviso, "ha bisogno di risorse per gli studenti e per valorizzare chi ci lavora: queste sono le priorità. Niente a che vedere con improbabili sperimentazioni, autonomie differenziate o tagli del numero delle autonomie scolastiche, che rappresentano la cifra della politica del governo sulla scuola”, conclude Fracassi.