Le risorse per retribuire le figure del docente tutor e del docente orientatore nelle ultime tre classi delle scuole superiori di secondo grado saranno dimezzate rispetto all’anno scorso. Saranno assegnati complessivamente 84 milioni di euro a fronte dei 150 dell’anno scolastico 2023/24.

Lo rende noto in un comunicato la Flc Cgil:  “Abbiamo sempre dichiarato una netta contrarietà all’introduzione delle figure del tutor e dell’orientatore per le evidenti contraddizioni sia dal punto di vista pedagogico-professionale con l’unità e organicità del corpo docente e dell’intera comunità educante, che sul versante contrattuale in materia di attribuzione dei compensi e della definizione dei criteri di ripartizione delle risorse”.

Tuttavia, continua la nota, “troviamo particolarmente allarmante che, a fronte della diminuzione delle risorse e al fine di avere un compenso equivalente all’anno precedente, si obblighi, di fatto, il tutor a un orario aggiuntivo di 30 ore mediante l’attivazione di un progetto Poc con fondi europei e sulla scuola vengono, al solito, scaricati gli oneri legati alla predisposizione e all’attuazione dei progetti”.

Il sindacato contesta anche il metodo: “Siamo di fronte all’ennesimo decreto con cui il ministero fa ingerenze in materie di carattere collegiale e interviene indebitamente e in modo unilaterale su aspetti professionali e retributivi propri del contratto nazionale di lavoro. Ed è l'ennesima dimostrazione della considerazione che ha il ministero della scuola e di chi ci lavora”.

“Per ridare all’Istruzione e alle lavoratrici e ai lavoratori il giusto riconoscimento, saremo nella piazze giovedì 31 con lo sciopero dei settori della conoscenza”, conclude la nota.