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"È grave che un ministro della Repubblica insulti ripetutamente lavoratrici e lavoratori che hanno scelto di rinunciare allo stipendio di una giornata di lavoro per chiedere salari dignitosi, stabilizzazione dei precari, investimenti, non privatizzazione della scuola pubblica e dire un secco NO all’autonomia all’autonomia differenziata". Così Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil.
"Le piazze in tutto il paese hanno democraticamente manifestato il dissenso verso la manovra di bilancio e le riforme che investono i nostri settori. Spiace constatare che ciò crei insofferenza e un certo nervosismo nel ministro. Sappia che noi non ci fermeremo e andremo avanti per difendere la scuola pubblica e chi vi lavora", conclude Fracassi.