Sfiorato l’80 per cento di adesione nei porti campani di Napoli, Castellammare di Stabia e Salerno per lo sciopero generale di 24 ore indetto unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in tutta Italia per dire si al contratto collettivo nazionale, no all’autoproduzione e al tentativo, da parte degli armatori, di privatizzare infrastrutture pubbliche, mettendo a rischio lavoro, diritti e sicurezza.
"I lavoratori dei porti campani hanno aderito in maniera compatta alla giornata di mobilitazione. È un grande risultato e non è stato facile conseguirlo” ha dichiarato Vita Convertino, segretaria regionale Filt Cgil Campania, con delega alla portualità, commentando la massiccia adesione, con il sit in davanti alla sede dell’Autorita di Sistema Portuale a Napoli, il blocco delle merci non deperibili e cortei.
Per Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti "il rinnovo del contratto è una priorità irrinunciabile. Chiediamo al Governo e alle parti datoriali di riprendere il dialogo, evitando che si scateni nei porti italiani una guerra tra poveri sulla pelle dei lavoratori. L’Adsp – ha ribadito Vita Convertino – deve svolgere appieno i suoi compiti, vigilando sul rispetto delle regole all’interno dei porti".