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Confermato lo sciopero del trasporto pubblico locale per l'8 novembre. Lo hanno indetto Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna per lo stallo nel rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore. La manifestazione nazionale è prevista a Roma, davanti alla sede del ministero delle infrastrutture e dei Trasporti (Porta Pia).
Sarà uno sciopero di 24 ore, senza fasce di garanzia, a prestazioni ridotte e con i soli servizi essenziali, come consente la legge 146 una sola volta nell'ambito della vertenza di rinnovo di un contratto nazionale. Una modalità legata alla gravità del momento, come spiegano i sindacati, perché, "a differenza delle volte passate, non prevede la garanzia del servizio nelle fasce orarie che tutelano la mobilità dei viaggiatori, ma solo i servizi assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti, nonché la garanzia di quelli specializzati di particolare rilevanza sociale, quali trasporto dei disabili e scuolabus per materne ed elementari”.
Per spiegare la situazione e chiedere la collaborazione dei cittadini in una circostanza di grande disagio, da circa una settimana i sindacati stanno distribuendo volantini con una lettera agli utenti (pubblicata al termine dell’articolo) per spiegare le ragioni dello sciopero nazionale dei mezzi pubblici, mentre a enti locali e associazioni è stato inviato un Manifesto per il trasporto pubblico locale con analisi e proposte che abbiamo elaborato per il settore, nel tentativo di costruire alleanze per una vertenza che guarda alla condizione dei lavoratori e alla qualità della vita di tutti i cittadini”.
“Non si tratta di uno sciopero - spiegano unitariamente le organizzazioni sindacali - che chiede soltanto il rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 31 dicembre 2023, ma vuole provare ad aprire nel Paese una riflessione su un sistema di mobilità collettiva che, senza una riforma di sistema, gradualmente andrà a sparire non più solo nelle zone a bassa domanda, ma anche nei medi centri urbani e nelle grandi città.
Assenza di risorse adeguate, 1,5 mld di tagli negli ultimi 10 anni, e mancanza di politiche di programmazione producono un modello di mobilità sempre più incapace di intercettare le necessità della cittadinanza. La carenza ormai strutturale di personale operativo, che si traduce in tagli del servizio, comporta il peggioramento delle condizioni lavorative e un aumento esponenziale degli episodi di aggressione al personale”.
Sciopero, quando e dove
Dalle 23.59 di venerdì 8 novembre sino alle 24.00 dello stesso giorno metro, bus e tram non non saranno garantiti. I servizi essenziali, i cui orari si diversificano a seconda delle città, potrebbero però consentire ai cittadini di muoversi in quelli che sono generalmente gli orari di punta per chi si reca al lavoro: la prima mattina e la fine pomeriggio.
Nei principali capoluoghi di regione i servizi essenziali saranno così organizzati: garantite a Milano le metro e alcune linee di superficie solo da inizio servizio alle 8:45 e dalle 15 alle 18; a Torino alcune corse bus e alcune linee della metro dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15; a Genova alcuni bus nelle due fasce orarie dalle 6 alle 9 e dalle 17.30 alle 20.30; a Bologna un servizio ridotto da inizio servizio fino alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30; a Firenze alcune corse tra le 4.15 e le 8.14 e tra le 12.30 e le 14.29;
a Roma le linee A e B della metro e alcune linee di superficie da inizio servizio fino alle 8:30 e dalle 17 alle 20; a Napoli servizio limitato di bus nelle fasce oraria dalle 6.30 fino alle 9.30 e dalle 17 fino alle 20; a Bari bus solo in forma ridotta tra le 5.30 e le 8.30 e tra le 12.30 e le 15,30. Coinvolto nello sciopero di 24 ore anche il personale di Ferrovie del Sud Est, dalla mezzanotte alle 23.59;
a Cagliari servizio di bus solo parzialmente garantito in tre fasce orarie dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12.45 alle 14.45 e dalle 18.30 alle 20.30: a Palermo garantito un numero ridotto di corse di alcune linee di bus dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17.30-20.30.
Per sapere con precisione quali orari siano stati adottati nella propria città per i servizi essenziali, è bene consultare il sito internet dell’azienda dei trasporti locale.