Il 28 marzo sarà sciopero dei metalmeccanici con manifestazioni regionali e provinciali in tutta Italia per chiedere il rinnovo del contratto. A proclamarlo unite Fiom, Fim e Uilm. Non si ferma la mobilitazione delle tute blu che protestano da dicembre scorso dopo che la trattativa è entrata in stallo. In attesa del “venerdì rosso”, oggi ricca anteprima in Sardegna e a Firenze che hanno registrato un’adesione altissima. Gli operai hanno incrociato le braccia dietro allo slogan “Senza contratto si sciopera”.
Presidio sotto la Prefettura di Cagliari per contratto
Una rappresentanza dei circa 10 mila metalmeccanici impiegati nell’Isola ha partecipato stamane, 26 marzo, a un presidio di protesta, sotto il palazzo della Prefettura di Cagliari, per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto il 30 giugno 2024, l’adeguamento dei salari all’attuale costo della vita e una maggiore sicurezza sul lavoro. Il sit-in è stato promosso dalle segreterie regionali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, nell’ambito dello sciopero di otto ore. I sindacati evidenziano che la trattativa per il rinnovo del contratto “non riparte per l’indisponibilità di Federmeccanica e Assistal, che continuano a trincerarsi dietro la loro 'contro piattaforma', respingendo le richieste di Fim Fiom Uilm votate dalle lavoratrici e dai lavoratori”.
Tra le richieste delle parti sindacali ci sono anche quelle che puntano a contrastare la precarietà, ridurre gli orari, estendere i diritti e le tutele per tutte le lavoratrici e per tutti i lavoratori. “Oltre alla crisi derivante dalla mancanza di politica industriale – ha premesso Roberto Forresu, segretario regionale Fiom Cgil – c’è quella derivante dalle problematiche legate alle retribuzioni che non sono in linea con l’attuale costo della vita. L’inflazione è sempre più alta e i salari nel nostro Paese sono i peggiori tra i venti paesi industrializzati d’Europa. C’è la necessità che i rinnovi contrattuali avvengano nel più breve tempo possibile”.
Migliaia di metalmeccanici in piazza a Firenze per “conquistare un tavolo di trattativa che oggi non c’è”
Migliaia di metalmeccanici sono scesi in piazza oggi, 26 marzo, a Firenze in vista dello sciopero nazionale previsto per venerdì prossimo. Il corteo, organizzato da Fim, Fiom e Uilm è partito dal Polo universitario di Novoli e si è concluso in piazza Bambini e bambine di Beslan, davanti alla Fortezza da Basso. I metalmeccanici di Firenze, Prato e Pistoia chiedono il rinnovo del contratto nazionale del comparto industria.
“I motivi per cui siamo scesi in piazza sono quelli di conquistare un tavolo di trattativa che oggi non c’è. Invitiamo quindi Federmeccanica e Assistal ad aprire una discussione sul rinnovo del contratto nazionale sulla nostra piattaforma, come dovrebbe avvenire, e non sulla piattaforma che ha presentato Federmeccanica prima della fine dell'anno”, spiega Claudio Gonzato, segretario Fiom nazionale durante la manifestazione. “Le nostre richieste riguardano i salari per cui abbiamo chiesto una quantità economica adeguata al triennio, una riduzione di orario e tutto ciò che concerne alla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Alla fine della mattinata, una delegazione di sindacalisti è stata ricevuta per un confronto presso la sede di Confindustria in via Valfonda (foto sotto).

