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“Ormai quasi alla conclusione delle due giornate di sciopero nell’autotrasporto e nella logistica, con soddisfazione possiamo riscontrare una forte adesione dei lavoratori del settore”. Questa, la nota emanata dalla segreteria regionale Filt del Lazio, a seguito dello sciopero nazionale indetto da Cgil, Cisl e Uil trasporti per il mancato rinnovo del ccnl di categoria, scaduto ormai da oltre quindici mesi.
“Con la massiccia partecipazione annoverata nel Lazio tra gli operatori del settore, con forza gli stessi hanno affermato la volontà di mantenere i diritti a fatica acquisiti negli anni, oltre alla denuncia di un bisogno di attenzioni maggiori da parte delle istituzioni verso un settore fondamentale soprattutto in questa critica fase pandemica - dichiara il segretario generale regionale Filt, Eugenio Stanziale -. Ci saremmo aspettati di ragionare con le controparti dell’adozione di strumenti idonei a proiettare la logistica e l’autotrasporto nella moderna struttura dell’e-commerce, invece, abbiamo trovato controparti incancrenite nella vecchia logica padronale ispirata all’aumento del profitto con la compressione dei costi del lavoro, con pesanti ricadute sui diritti e la sicurezza di migliaia di donne ed uomini che ogni giorno permettono al nostro paese di avere servizi importanti e di qualità”.
“Dopo lo sciopero effettuato in Amazon, che ha visto punte di partecipazione vicine al 100% – rileva il segretario regionale Filt, Alessandro Antonelli-, abbiamo oggi scritto un’altra pagina importante per la storia di questo settore, dimostrando che i lavoratori dei trasporti e della logistica, hanno ormai acquisito piena coscienza e consapevolezza sindacale, rivendicando in modo responsabile il loro diritto ad un’occupazione duratura, stabile e di qualità in un settore che a differenza di altri non ha subito gli effetti della crisi, incrementando vertiginosamente i fatturati delle aziende ed i relativi utili di esercizio”.
Conclude Stanziale: “Ora auspichiamo un rapido riavvio del confronto basato su posizioni serie e votate ad una reale volontà di addivenire all’auspicato rinnovo, dando dignità, di fatto, ai lavoratori e al settore, inserendolo in un quadro di regole chiare, in grado di garantire non solo la qualità del servizio e la competitività tra le azienda, ma anche e soprattutto un salario dignitoso a chi in esso opera, nel rispetto di elevati standard di sicurezza e di certezze occupazionali”.