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“La partecipazione dimostrata da migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori, con presidi gremiti in tutti i capoluoghi di regione e province, è la risposta più chiara e più netta che si poteva dare a sostegno delle ragioni del sindacato, contro la disinformazione che da più parti ha cercato di indebolirle e contro le politiche sbagliate introdotte dall’Enel”. Così questa mattina dal presidio romano davanti alla sede dell’Enel, Ilvo Sorrentino, Amedeo Testa, Marco Pantò rispettivamente segretario nazionale di Filctem Cgil, segretario generale di Flaei Cisl, segretario nazionale di Uiltec Uil per lo sciopero nazionale dei lavoratori del gruppo.
“Chi ci ha provato non ci è riuscito – hanno chiarito i tre leader sindacali -, ne prenda atto. Le lavoratrici e i lavoratori, con questo sciopero, lanciano un messaggio forte e chiaro ai vertici aziendali: ritirate da subito le vostre decisioni se volete riaprire un confronto, altrimenti continueremo le nostre iniziative di lotta”.
Centinaia i presidi svolti in tutto il Paese. A Roma sono intervenuti anche i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil ed hanno portato il proprio sostegno ribadendo che la vertenza Enel riguarda tutta la Nazione, con un solo univoco grido: “Vogliamo un’azienda che guidi la transizione energetica, che investa sulle Persone e la loro professionalità, che faccia assunzioni e che crei valore per il Paese. Di un’Enel che pensa solo alla finanza, dismettendo parti importanti delle proprie attività e delle proprie competenze peggiorando le condizioni di lavoro ad operai e impiegati, il Paese non sa che farsene”.
“Alle strutture regionali e territoriali e a tutte le lavoratrici e i lavoratori, che con il loro lavoro e la loro partecipazione hanno reso possibile questo successo, va il più sentito e caloroso ringraziamento di Filctem, Flaei, Uiltec. Dobbiamo continuare a tenere alta la tensione perché se Enel non si fermerà anche noi non ci fermeremo”: hanno concluso Sorrentino, Testa, Pantò.