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Nuovo sciopero oggi delle lavoratrici e dei lavoratori di Consap Spa, la concessionaria pubblica dei servizi assicurativi, controllata al 100% dal Mef. Dopo aver incrociato le braccia lo scorso 10 maggio, oggi nuova protesta promossa da Fisac Cgil, First Cisl, Fna, Snfia e Uilca con presidio presso la sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze in via XX settembre. Ancora una volta alta l’adesione, tra il 60 e il 70 per centro, al netto della dirigenza. Al centro della vertenza, riferiscono le organizzazioni sindacali, “il vertice aziendale che non dialoga, imponendo logiche incomprensibili che portano a un totale immobilismo” e la ricerca di ristabilire corrette relazioni sindacali.
Diverse le ragioni alla base dello sciopero. In Consap, infatti, lamentano i sindacati, ci sono “un clima di terrore che non permette di svolgere serenamente il proprio lavoro per la continua ricerca dell’errore ad personam, l’annullamento quasi totale delle relazioni sindacali che hanno portato alla difficoltà di sedersi ad un tavolo per il rinnovo del Cia, le frequenti ristrutturazioni aziendali con funzionigrammi e organigrammi di cui si è perso il conto e l’utilità.
A questo si aggiunge il mancato rispetto dei colleghi spesso spostati senza alcun preavviso e senza alcuna logica legata alle competenze, il ripetuto e immotivato accanimento nei confronti di singoli colleghi con aggressioni verbali che non si addicono a un vertice aziendale, soprattutto di una partecipata pubblica, la mancanza di sistematici percorsi di carriera sia professionale che economica, i bilanci in utile realizzati anche sulle spalle dei lavoratori, i sistemi di performance management aziendali elaborati e stravolti durante l’esercizio di competenza, legati a criteri di cassa più che al merito e le continue emanazioni di Policy aziendali in contrasto con il vigente Cia”.
Per queste ragioni le rappresentanze sindacali di Consap hanno promosso una nuova giornata di sciopero “con l’obiettivo di ripristinare corrette relazioni sindacali e ricreare un clima lavorativo proficuo, necessario, a maggior ragione, in un’azienda al servizio della collettività”, concludono Fisac Cgil, First Cisl, Fna, Snfia e Uilca.