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"Proclamato unitariamente dalle rappresentanze aziendali di Fabi, First Cisl e Fisac Cgil di Borsa Italiana, Monte Titoli, Cassa Compensazione e Garanzia ed Mts, per le sedi di Milano e Roma, lo sciopero ha visto un’adesione ampia, con picchi importanti soprattutto nei servizi tecnologici. Uffici vuoti, terminali spenti e telefoni che squillavano a vuoto". Lo comunicano in una nota le organizzazioni sindacali.
“Nonostante le tecnologie più avanzate, l'azienda ha toccato con mano cosa significa dover rinunciare, sia pure per due ore, al valore più prezioso di cui può disporre e che non può essere quotato su alcun listino: i propri dipendenti. Le organizzazioni sindacali tornano a ribadire le proprie rivendicazioni in tema di salario, orario, occupazione, governance e relazioni sindacali, e, forti del supporto ricevuto dai lavoratori, richiamano l'azienda e tutti gli attori coinvolti a fornire il loro contributo responsabile per uno sblocco positivo della vertenza”, concludono Fabi, First Cisl e Fisac Cgil.
La segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito ha dichiarato:"Abbiamo bisogno di garanzie sull’occupazione e sulla valorizzazione professionale delle lavoratrici e dei lavoratori, il tutto deve passare attraverso una diversa organizzazione del lavoro e corrette relazioni sindacali. Lo sciopero ha voluto accendere un faro su una realtà, quella di Gruppo Borsa Italiana, imprescindibile per il nostro sistema economico e finanziario, in uno stato di profondo disagio”.
“Oltre le questioni citate - prosegue -, abbiamo nel Gruppo un tema che riguarda la perdita progressiva di peso in Euronext e abbiamo il tema del mancato rispetto del contratto nazionale, così come abbiamo bisogno di difendere e incrementare l’occupazione. Sono tutte ragioni rilevanti che ci hanno indotto a proclamare lo sciopero e che devono avere risposta, fino ad allora la nostra mobilitazione proseguirà”.