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Continua la protesta dei 150 mila lavoratori della sanità privata, il cui contratto nazionale è scaduto da ben 12 anni. Dopo le mobilitazioni regionali di Emilia Romagna (28 gennaio), Lombardia (30 gennaio) e Campania (31 gennaio), si sta ora passando a quelle territoriali. Oggi (giovedì 14 febbraio) è stato il turno degli oltre 200 lavoratori dell’istituto "La nostra famiglia" di Lecco, che hanno dato vita prima a un’assemblea, nel quale hanno ribadito la richiesta ad Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari) e Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) di rinnovare al più presto il ccnl, per poi radunarsi in un presidio davanti ai cancelli della casa di cura (in via Bosisio Parini).
“Il presidio vuole dare un messaggio importante, ovvero che il contratto deve essere rinnovato subito e dignitosamente”, sottolinea Catello Tramparulo, segretario generale della Fp Cgil Lecco: “I lavoratori attendono un rinnovo economico e normativo, e in questo momento viene impedita una crescita a professionisti che garantiscono un servizio di eccellenza. L’assemblea è stata strepitosa, la sala stracolma con lavoratori anche seduti per terra pur di ascoltare”. Anche Flavio Concil, segretario di Fp Cgil Lecco e Rsu dell’azienda, esprime soddisfazione per il “risultato eccezionale di aver portato così tante persone in assemblea, visto che molti lavoratori sono stati precettati per poter garantire i vari servizi e la salute dei bambini che purtroppo sono qui ricoverati. Consideriamo che il personale in turno è di circa 300 persone”.
I prossimi appuntamenti a livello nazionale sono fissati per martedì 26 febbraio e venerdì 1° marzo. A fare il punto sullo stato del rinnovo è Antonio Marchini della Fp Cgil nazionale. “Il contratto della sanità privata può vantare la trattativa più lunga in assoluto. Stiamo andando avanti da 14 mesi con grande fatica: sulla parte normativa alcune cose sono definite, ma ora si sta parlando soprattutto della parte economica, ovvero l’aumento contrattuale”, spiega l’esponente sindacale. I dipendenti della sanità pubblica, ha aggiunto, hanno avuto “il rinnovo, ora è giusto che si parli anche di questi lavoratori, che aspettano miglioramenti da troppi anni. E manca ancora il biennio economico 2008-2009”.