Domani, 12 giugno, sit-in della sanità privata sotto la casa di cura Candela, in via Villareale, per chiedere il rinnovo del contratto scaduto da dodici anni. L'iniziativa di protesta per il mancato rinnovo del contratto è stata organizzata da Fp Cgil e Uil Fpl sotto la sede della clinica, di cui è presidente Barbara Cittadini, il presidente nazionale dell'Aiop, l'associazione italiana ospedalità privata. La trattativa stagna, denunciano le sigle, per la chiusura dell'Aiop, “che non è disposta a farsi carico della parte economica e chiama in causa le Regioni”.
“Il contratto è bloccato da più di dodici anni. E questa condizione, oltre ad aggravare le condizioni economiche, peggiora anche le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori che concorrono ad assicurare il diritto alla salute – dichiarano i segretari generali di categoria di Palermo, Giovanni Cammuca, di Fp Cgil e Enzo Tango, Uil Fpl –. Per il servizio sanitario siciliano, il 'malato' in questione, l’assessore Ruggero Razza ha previsto che l’abbattimento delle liste d’attesa passi attraverso un maggior coinvolgimento delle strutture private. È evidente che anche le Regioni, soprattutto in questa nuova ottica, debbano fare la loro parte, ma è altrettanto indubbio che non è possibile pensare che imprenditori continuino a fare utili e profitti e non siano disponibili a mettere un euro per rinnovare il contratto dei loro dipendenti”.
I sindacati non sono disponibili ad accettare che venga messo da parte il diritto dei dipendenti del settore a un contratto dignitoso e adeguato al lavoro che svolgono. “Rinnovare il ccnl è atto di civiltà – concludono i due sindacalisti –, necessario per dare alle lavoratrici e ai lavoratori più salario, più diritti, più tutele”.
E sempre domani, all'Istituto geriatrico siciliano “Sereni Orizzonti”di via Messina Marine,431/C, dove i lavoratori sono in stato di agitazione dal 27 maggio, dalle 14 alle 15 si terrà un'assemblea con il coordinatore nazionale Fp Cgil, Gianluca Mezzadri. Al centro dell'incontro, nei locali dell'istituto, i problemi evidenziati dal personale, emersi negli ultimi tempi, alla base dell'agitazione, come turni di lavoro, festività, retribuzioni. Il sindacato ha segnalato lo stato di disagio all'interno del gruppo friulano, leader in Italia nella costruzione e gestione di residenze per anziani, dal gennaio 2017 alla guida del centro palermitano. Nell'azienda medica operano un centinaio di persone, tra infermieri, operatori socio assistenziali, amministrativi, manutentori, cuochi.
“Abbiamo provato più volte ad aprire un confronto, ma finora con ben pochi risultati – dichiarano il segretario Fp Cgil Palermo, Giovanni Cammuca e Michele Morello, della Fp Cgil –. I lavoratori rivendicano più tutele, l'applicazione dei loro diritti e condizioni di lavoro dignitose. Tra le richieste, c'è la trasformazione dei contratti part-time di una parte consistente del personale in full time, a 38 ore”.