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“La storia dei paradossi italiani si ripete e Sanac di paradossi ne rappresenta molti”. A dirlo è la Filctem Cgil nazionale, rimarcando che “a sei mesi dal tavolo ministeriale tutto tace: degli ordini da parte di Acciaierie d’Italia nemmeno l’ombra e il bando di vendita resta fermo al ministero delle Imprese in attesa di pubblicazione”.
La categoria sindacale sottolinea che “il tempo passa, l’esborso di risorse pubbliche aumenta e il governo cosa fa? L’immobilismo sta portando al depauperamento delle capacità produttive e del capitale umano: lavoratori altamente qualificati. Sanac è un’azienda fiore all’occhiello del made in Italy, fondamentale per la filiera dell’acciaio”.
L’amministratore delegato di Acciaierie d’Italia “sceglie di reperire i materiali refrattari all’estero, spendendo moltissimo per gli approvvigionamenti; nel frattempo la cassa integrazione per i lavoratori di Sanac continua e con essa si perdono ulteriori risorse pubbliche”.
La Filctem Cgil così conclude: “Ci domandiamo perché non venga esercitato il ruolo del governo all’interno di Acciaierie d’Italia tramite Invitalia. Vogliamo risposte rispetto a questa domanda, rispetto agli ordini, rispetto al bando. Dall’invio della richiesta urgente di riconvocazione del tavolo ministeriale, era il 7 settembre scorso, non abbiamo ancora avuto riscontri”.