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La gravissima situazione della società Sanac in As è al centro di una lettera inviata dalle segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil ai ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e dell’Economia, Daniele Franco congiunta alla richiesta di convocazione presso il Mise. “La principale fornitrice di materiale refrattario per l’acciaieria ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia dopo l’ingresso dello Stato attraverso Invitalia – è scritto nella lettera - vanta circa 40 milioni di crediti dalle Acciaierie, per produzioni consegnate e fatturate. Inoltre, a distanza di trenta mesi dall’aggiudicazione della Sanac da parte di Arcelor Mittal, a seguito di gara pubblica e decreto del Mise, gli acquirenti non sono mai arrivati alla finalizzazione dell’acquisizione, pur chiedendone la proroga dello stesso".
"Una situazione inaccettabile – denunciano i sindacati – che mette a rischio gli stipendi dei 335 lavoratori in organico nei quattro stabilimenti di Gattinara (Vercelli), Massa, Grogastu (Cagliari) e Vado Ligure (Savona), e i fornitori della Sanac”. I sindacati ricordano nella lettera che “la società Sanac, attualmente in amministrazione straordinaria e gestita dai commissari, nell’ultimo anno ha richiesto numerosi decreti ingiuntivi, e proprio in questi giorni ha presentato un ricorso d’urgenza ex articolo 700 al Tribunale di Milano per ottenere i dovuti pagamenti".
"Una situazione assurda - accusano le sigle di categoria -, soprattutto dopo che lo Stato ha investito circa 400 milioni per la continuità delle attività produttive siderurgiche. È inaccettabile – proseguono - che Arcelor Mittal sia debitrice di Sanac, nei confronti della quale ha presentato un'offerta di acquisto ottenendone anche l’aggiudicazione”. I sindacati confidano nella decisione del Tribunale di Milano, e ricordano che il mercato in questo momento sorride alla Sanac, perché oltre alle commesse di Acciaierie d’Italia può contare anche su contratti di fornitura con aziende presenti sul mercato italiano ed estero.
“Questa situazione mette a repentaglio la ripresa del gruppo e la salvaguardia dei posti di lavoro. Chiediamo che i ministeri competenti si facciano immediato carico di definire la situazione dell’assegnazione di Sanac ad Acciaierie d’Italia ed intervengano energicamente, attraverso Invitalia, per il saldo di tutte le fatture per dare tranquillità e continuità alle attività produttive, ai fornitori ed ai lavoratori di Sanac”, conclude la lettera.