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"La prima cosa che il ministro Urso dovrebbe fare è convocare un tavolo congiunto con Ryanair, le gestioni aeroportuali e i sindacati". A sostenerlo la Filt-Cgil nazionale evidenziando che "il ministro dovrebbe chiedere a Ryanair non solo conto delle tariffe ma anche dei contratti a ribasso che applica al proprio personale e perché la compagnia continua ad avere un atteggiamento ostativo nei confronti del sindacato pur essendo stato per l’appunto condannata più volte per comportamento antisindacale".
"Purtroppo se Ryanair oggi ricatta lo Stato italiano e da anni calpesta i diritti dei lavoratori - evidenzia la Federazione dei trasporti della Cgil - è grazie all’assenza di una politica industriale nazionale per l’intero comparto del trasporto aereo. Una scelta scellerata posta in atto dai governi che si sono susseguiti negli ultimi anni e che ha permesso a Ryanair di mettere in competizione aeroporti italiani fra di loro, negoziando tariffe sempre più a ribasso. Ci si dovrebbe poi chiedere come mai una compagnia aerea privata che definisce come idioti e stupidi i provvedimenti del governo italiano sia però nelle condizioni di poter usufruire tutti gli anni di circa 500 milioni di sovvenzioni regionali per poter finanziare le proprie attività".
"Le domande sono tante - afferma infine la Filt - e le risposte purtroppo a oggi poche, se il ministro Urso ci convocasse potremmo contribuire a costruirne qualcuna insieme".