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Ci siamo. Con la chiusura delle liste dei candidati per il rinnovo delle Rsu nei settori pubblici e della conoscenza lo scorso venerdì 25 febbraio, si entra nella fase della campagna elettorale vera e propria. 35 giorni ci separano dal 5, 6 e 7 aprile, le date in cui è previsto il voto per scegliere i rappresentanti sindacali unitari. Nell'aprile 2018, ultima tornata elettorale, le lavoratrici e i lavoratori dei settori pubblici e della conoscenza aventi diritto al voto sono stati 2.454.110, distribuiti su un totale di 19.239 posti di lavoro e l’affluenza al voto ha superato il 75 per cento.
"Il 5, 6 e 7 aprile 2022 - si legge nel volantino preparato da Cgil, Fp e Flc - si voterà per rinnovare le Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) in tutto il pubblico impiego, nei settori dei servizi pubblici e della conoscenza. Una grande prova di democrazia che permetterà a tutte le lavoratrici e i lavoratori di scegliere liberamente la propria rappresentanza sul posto di lavoro. Sostieni con il voto le battaglie della Cgil, per i diritti, per la solidarietà, per la democrazia nei posti di lavoro. Difendi il valore dei servizi pubblici dando forza alle rivendicazioni di Fp Cgil e di Flc Cgil. È il momento di scelte chiare. Alle elezioni Rsu 2022 vota le candidate e i candidati della Flc Cgil e della Fp Cgil".
"Un evento - ha detto Maurizio Landini a Rimini durante la relazione conclusiva dell'assemblea organizzativa della Cgil - che non riguarda soltanto le categorie coinvolte. Tutti noi abbiamo la responsabilità di impegnarci affinché il diritto al voto, oggi garantito per i lavoratori nel pubblico impiego da una legge, sia esteso a tutti, in qualsiasi luogo di lavoro".
"Se vogliamo rafforzare la contrattazione - ha detto il segretario generale della Cgil - dobbiamo essere in grado di costruire un 'elemento di rappresentanza' che vada in questa direzione. Non c’è soltanto da salvaguardare i diritti, il salario e l’orario di lavoro, ma anche il diritto delle persone a essere coinvolte nelle scelte che le imprese compiono, ancor prima che queste decisioni vengano prese; sia che esse riguardino le scelte sugli investimenti, sui modelli organizzativi o sul ruolo del lavoro. Le persone organizzate devono avere il diritto di esprimere il proprio parere, fino ad arrivare alla possibilità di negoziare o di fare accordi rispetto a scelte di questo tipo".
"Per contare - ha detto dallo stesso palco la segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil, Serena Sorrentino - dobbiamo agire la nostra forza, e la nostra forza è la nostra rappresentanza, soprattutto di fronte all'assenza di dialogo sociale. Che sia delle nostre controparti private o che sia delle nostre controparti istituzionali. Per questo abbiamo bisogno non di vincere ma di stravincere le Rsu, non solo come strumento di difesa della democrazia nei luoghi di lavoro, ma anche come segnale che non arretriamo e non rinunciamo all'esercizio delle libertà sindacali e non solo perché sono garantite dalla Costituzione e dalla Legge 300, ma perché proprio un modello di diffusività della democrazia nei luoghi di lavoro è quello che noi pensiamo possa rigenerare non semplicemente l'organizzazione sindacale e la rappresentanza sociale, ma anche la rappresentanza politica del lavoro. Abbiamo bisogno di agire radicalità, conflitto, visione".
"Stiamo difendendo le Rsu con le unghie e con i denti - ha detto sempre a Rimini Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil - perché davvero noi crediamo che senza democrazia nel lavoro non c'è democrazia nel Paese. Se la tua voce non è ascoltata nel tuo luogo di lavoro, la solidarietà viene meno. Si spezzano i legami sociali. Semplicemente le persone smettono di credere nella democrazia".
Dunque: 35 giorni di iniziative e impegno, poi il voto. Calendario ricchissimo. Prima data da segnare il 3 marzo con l'evento a Roma al quale parteciperanno Maurizio Landini, Serena Sorrentino e Francesco Sinopoli insieme a Michele Azzola, segretario generale della Cgil capitolina.
Buona campagna elettorale a tutti.
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