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Su assistenti sociali e personale del dipartimento politiche sociali si è aperto il confronto tra sindacati e amministrazione di Roma Capitale. Dopo l’avvio della mobilitazione dei lavoratori, con un verbale d’incontro, sottoscritto nella serata di ieri, la complessa vertenza degli operatori dei servizi sociali entra finalmente nel merito.
“Abbiamo ottenuto impegni scritti da parte dell’amministrazione per discutere e risolvere la vertenza entro il 15 aprile. Entro domani avremo un calendario d'incontri sulle singole priorità che abbiamo indicato”, dichiarano Marco d’Emilia, Fp Cgil Roma e Lazio, e Giancarlo Cosentino, Cisl Fp Roma Capitale Rieti. “Per questo abbiamo deciso di sospendere lo sciopero già programmato per il 21 marzo, ma la mobilitazione non si ferma”.
Ieri, infatti, le organizzazioni sindacali hanno firmato, insieme agli assessori Laura Baldassarre (Politiche sociali) e Antonio De Santis (Personale) e al direttore del Dipartimento Giovanni Serra, il documento che dà avvio ai cinque tavoli che dovranno definire le soluzioni, chieste a gran voce dai lavoratori in questi mesi, sui punti critici della vertenza: sicurezza degli operatori, compiti, funzioni e ruoli degli assistenti sociali, assunzioni e stabilizzazione del personale, reperibilità e servizi esterni, complessive condizioni di lavoro del personale del dipartimento.
“Dopo l’esame approfondito delle tematiche poste – si legge nel documento condiviso –, si dà atto dell’urgente necessità di predisporre un serrato calendario d'incontri, finalizzato a trovare soluzioni concrete che possano permettere un corretto impiego professionale del personale dei servizi sociali municipali e di tutto il personale del dipartimento, finalizzando le iniziative da assumersi per un'adeguata erogazione dei servizi. L’amministrazione s'impegna a comunicare le date relative ai singoli incontri entro il 20 marzo. Le organizzazioni sindacali, in ragione dell’apertura del confronto, sospendono lo sciopero proclamato fino all’esito degli incontri stabiliti, che dovranno trovare comunque conclusione entro il 15 aprile, data in cui le organizzazioni sindacali si riservano di decidere la definitiva valutazione”.
“È solo il primo passo – concludono D’Emilia e Cosentino –. I lavoratori pretendono concretezza e tempi certi. Il confronto dovrà portare soluzioni effettive per mettere i lavoratori in condizioni di operare al meglio e far funzionare correttamente i servizi sociali della Capitale. Se entro metà aprile non ci saranno i risultati attesi, saremo pronti a scendere in piazza”.