"Nonostante ripetute richieste di incontro, nonostante l’esistenza di un protocollo di relazioni sindacali sottoscritto con la sindaca Raggi, nonostante dichiarazioni concilianti, a oggi ancora non sappiamo cosa sarà della gara a doppio oggetto riguardante i servizi di accoglienza, pulizia e refezione delle scuole dell’infanzia e materne del Comune di Roma, che riguarda il destino di oltre 2500 tra lavoratrici e lavoratori". Così, in una nota, Donatella Onofri, segretaria della Cgil di Roma e del Lazio. "L’unica cosa che ci appare evidente - continua - è che, in barba alla tanto decantata trasparenza e chiarezza, l’attuale bando di gara, che scade a luglio, prevede un taglio netto delle ore lavorate e quindi del salario a invarianza di servizio offerto. Tutto ciò potrebbe inevitabilmente determinare il taglio di centinaia di posti di lavoro. Ci chiediamo quindi come sia possibile continuare a offrire analoga qualità del servizio negli asili, nelle scuole materne, con meno ore di lavoro e meno dipendenti. A pagare il prezzo di questa situazione saranno i bambini, perché tutto ciò finirà per compromettere la qualità della prestazione, il progetto didattico e infine, cosa per noi non secondaria, si metteranno a rischio tutte quegli addetti che da anni lavorano nelle scuole e negli asili, fianco a fianco con gli operatori pubblici, e che sono fondamentali per garantire un livello di qualità del servizio alle famiglie e ai loro figli".

"A pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca, diceva qualcuno. Cosa c’è dietro il silenzio del Comune di Roma? Quali rischi corrono i lavoratori e, soprattutto, qual è la scelta di prospettiva che sappia garantire una migliore qualità dell’offerta pubblica e la tutela occupazionale dei lavoratori?", conclude.