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Sindacati fortemente preoccupati per la riorganizzazione partita il primo gennaio all’interno della Casa di Riposo di Aosta J.B.Festaz. "Nello specifico vi è stata una riduzione di cinque operatori socio sanitari. Tutto ciò - spiega Silvia Gradi, Funzione Pubblica Cgil VdA - comporta una turnazione con meno operatori per quanto concerne alcuni reparti, che comprendono i 69 posti socio assistenziali. Stimiamo che il risparmio annuale in seguito al taglio degli operatori socio-assistenziali si aggira intorno ai 150.000 euro“.
Il caso “JB Festaz” non è nuovo alle forze sindacali. In più occasioni i sindacati hanno sollecitato un intervento concreto all’assessorato regionale alla Sanità e Politiche sociali, ma senza ottenere risposte che poi si tramutassero in azioni concrete: “Abbiamo sollecitato a più riprese l’assessorato, affinché mettesse mano a questa situazione - precisa Gradi -, soprattutto in un momento come questo, così delicato, dove la curva dei contagi ha ripreso a salire. Fin dall’inizio abbiamo ritenuto tali scelte inopportune e irresponsabili”.
Gradi traccia un excursus della vicenda ed entra nei dettagli degli incontri avvenuti con l’amministrazione regionale: “Abbiamo chiesto e ottenuto un incontro alla Regione giovedì 20 gennaio con il presidente Erik Lavevaz e l’assessore Roberto Barmasse. Abbiamo ribadito la necessità di un intervento finanziario per sanare la situazione. È inaccettabile che nel turno notturno ci siano solamente due oss per 60 utenti divisi su tre piani diversi. È una questione di sicurezza per gli ospiti della struttura e va da sé che si ripercuota sulla qualità dell’assistenza, nonostante gli operatori facciano il possibile per far quadrare tutto”. Per i sindacati la risposta della Regione è stata laconica: “Ci è stato risposto che il contributo annuale a partire dal 2020 è stato di un milione 250 mila euro e che è stato ritenuto congruo in linea a ciò che viene dato alle Unités per la gestione delle microcomunità sul territorio. Una risposta a nostro avviso sbagliata".
La Casa di Riposo è un ente pubblico, che racchiude più nuclei socio-sanitari ed è assolutamente un unicum nel suo genere, in quanto unica struttura pubblica con un suo personale infermieristico attivo h24 e vari professionisti al suo interno, come ad esempio il fisioterapista e un educatore professionale. Invece nelle microcomunità l’assistenza infermieristica è a carico dell’Usl Valle d ’Aosta. Per quanto concerne il JB Festaz negli anni il finanziamento si è ridotto drasticamente: partendo da 1.239.000 del 2014. Dal 2015 al 2018 è stato fortemente ridotto a 860.000 euro, 980.000 nel 2019 e solo nel 2020 si è tornati alle cifre antecedenti al 2015”. Conclude la Fp Cgil Valle d’Aosta: “La pandemia ha indubbiamente fatto lievitare i costi di gestione, soprattutto le spese del personale, ma ricordiamo l’eccellente lavoro svolto dagli operatori durante la prima ondata, nella quale il Jb Festaz aveva svolto un ottimo contenimento dei contagi, grazie anche all’allestimento interno di un reparto Covid”.
Ricordiamo, inoltre, che per i dipendenti del Jb Festaz non è stata prevista nessuna indennità Covid. Il governo regionale con la legge 8/2020 aveva stabilito un’indennità per il personale delle strutture socio assistenziali delle Unités des Communes e del Comune di Aosta, dimenticandosi completamente del personale del Jb Festaz. Fatto quest’ultimo molto grave e più volte “da noi denunciato”. In conclusione: “Riteniamo che sia necessario mettere mano alla questione del calcolo dei minutaggi: i 120 minuti di assistenza stabiliti con delibere molto datate sono assolutamente insufficienti per erogare servizi di qualità. Questa problematica è stata più volte evidenziata da tutti i gestori dei servizi per anziani.
Al di là delle ragioni economiche alla base della riorganizzazione del JB Festaz, metteremo in campo tutte le azioni necessarie per tutelare la salute dei lavoratori e delle lavoratrici e degli ospiti. Siamo pronti anche alla mobilitazione per tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del settore socio-assistenziale”. Precisa Silvia Gradi in chiusura: “Non avvalleremo nessuna scelta fatta solo per mere questioni economiche che pregiudichino la qualità dell’assistenza di una struttura come il Jb Festaz, patrimonio di tutta la comunità valdostana”.