È stato siglato dalle segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, congiuntamente a Uncem e Regione Veneto, il rinnovo del contratto integrativo regionale per gli addetti alle sistemazioni idraulico forestali e idraulico agrarie per il quadriennio 2020-23.

"Dopo la firma del contratto nazionale di settore, avvenuta nel dicembre scorso, si aggiunge anche questo importante tassello della contrattazione regionale. La firma di questo contratto riconosce a tutti i lavoratori e lavoratrici del settore il valore della professionalità e l’essenzialità dei lavori che svolgono in tutta la Regione del Veneto nella prevenzione del rischio idrogeologico, della manutenzione del territorio, e della valorizzazione e manutenzione del patrimonio boschivo e litoraneo", si legge in un comunicato unitario delle tre sigle di categoria regionali.  

Nello specifico, i punti qualificanti di questo contratto sono: la formazione professionale assume un cardine importante come patrimonio collettivo di tutti i lavoratori e lavoratrici attraverso l’individuazione congiunta dei fabbisogni formativi di tutto il personale. Inoltre, viene istituito il curriculum formativo per ciascun dipendente che potrà essere consegnato su richiesta all’interessato; è stato normato il trattamento dei lavoratori che saranno impegnati negli interventi in emergenze idrogeologiche e di protezione civile; il salario integrativo regionale a regime verrà aumentato mensilmente di 44 euro al paramento 108 (operaio qualificato e II livello impiegati). 

Al fine di mitigare la sperequazione salariale tra lavoratori/trici impiegati provenienti dalla vecchia gestione dei servizi forestali, verrà introdotta un'indennità pari a 100 euro, quale indennità di funzione impiegato/a. La suddetta indennità verrà erogata anche ai nuovi assunti al termine del periodo di sperimentazione; è stato rafforzato il principio del turn over stabilendo che la sostituzione dei lavoratori cessati a vario titolo verranno sostituiti entro tre mesi superando di fatto la prassi che vedeva questo meccanismo applicato annualmente; la vigenza di questo contratto sarà di quattro anni, a decorrere dal 1° gennaio 2020, con scadenza il 31 dicembre 2023.

"Come segreterie regionali - dichiarano Diego de Bortoli (Fai), Giosuè Mattei (Flai), Nicola Storti (Uila) -, esprimiamo grande soddisfazione per il risultato raggiunto, che si somma al rinnovo del ccnl appena un mese fa. In questa lunga trattativa non sono mancati momenti di tensione e difficoltà, ma siamo stati in grado di superarle grazie al supporto dei delegati/e e dei lavoratori/trici che ringraziamo; e perché siamo stati in grado di far comprendere alle controparti l’importanza e la strategicità di questo settore, la qualità degli interventi fin qui fatti sul territorio e la professionalità dei lavoratori/trici nello svolgere diligentemente i lavori". 

"L’obiettivo prossimo da perseguire - concludono i tre sindacalisti - sarà quello di superare le rigidità del numero di personale occupato presso l’Agenzia Veneto agricoltura, per allargare gli ambiti lavorativi e per incidere maggiormente nella salvaguardia e messa in sicurezza di tutto il territorio veneto".