Due treni spezzati nel giro di otto giorni, il 14 e il 22 luglio scorsi, che provocarono più di una polemica. La notizia degli incidenti venne divulgata da Dante De Angelis, storico leader dei macchinisti e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, che mise in guardia sulle condizioni dei convogli Fs e sulle carenze nella manutenzione. La reazione arrivò il giorno di Ferragosto: Trenitalia licenziò in tronco il ferroviere, per via delle dichiarazioni fatte alla stampa. Il licenziamento, tra l’altro, gli venne comunicato a voce il 15 agosto. Ad oggi la situazione non è stata ancora risolta, ma qualcosa si sta muovendo in Rete: da circa un mese circolano in internet due petizioni in cui si chiede il reintegro immediato di Dante De Angelis. Ad una hanno finora aderito oltre 8000 persone, all'altra (scarica il pdf) più di 1.500, tra lavoratori sindacalisti, politici, imprenditori, giornalisti e forze dell'ordine, oltre a Franca Rame e al Premio Nobel Dario Fo.
Per aderire al primo appello ci si può collegare a questa pagina internet.
Per aderire all secondo bisogna invece inviare nominativo, azienda, qualifica e città, all'email: bazzoni_m@tin.it