“Si sono svolte il questi giorni le assemblee dei dipendenti della Regione Umbria, al termine delle quali è stato approvato il contratto decentrato integrativo per gli anni 2019-2021 presentato da Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl e Rsu dell'ente”. Ne danno notizia le tre sigle in una nota. “Le trattative in Regione – spiegano i sindacati – non sono state affatto semplici nel cercare la completa applicazione di tutti gli istituti contrattuali e per dare ampio respiro alla contrattazione stessa, vista la complessità dell'ente che oggi è composto da circa 1.150 dipendenti e cinque sedi distaccate in tutta la Regione”.
A complicare la situazione, aggiungono i sindacati, “è stata poi la particolare situazione politica in cui la Regione Umbria si è trovata negli ultimi mesi, che ha reso incerto l'esito dell'intesa tra i sindacati e l'amministrazione. Alla fine l'impegno e la caparbietà nel voler rivedere i vari istituti contrattuali, dando applicazione anche alle novità introdotte dal nuovo contratto nazionale siglato il 21 maggio 2018, hanno portato all'elaborazione di un decentrato integrativo che consente un aumento delle indennità, la reintroduzione delle specifiche responsabilità tolte nel 2018, la previsione di un welfare integrativo, nonché le progressioni economiche che consentono una valorizzazione del personale e uno scatto economico sia per il 2019 che per il 2020”.