Il 22 marzo la Cgil Venezia sarà di nuovo nelle piazze e nelle strade del veneziano per sostenere i quattro referendum sul lavoro e il referendum sulla cittadinanza.

“Dopo aver raccolto quasi 50.000 firme l’estate scorsa, dopo aver lanciato la campagna con il segretario Landini a Marghera il 28 febbraio, ora entriamo nel vivo della campagna referendaria - dichiara Daniele Giordano, segretario generale Cgil Venezia -. Organizzeremo iniziative, dibattiti, saremo presenti tra le cittadine e i cittadini per sostenere le ragioni del sì ai 5 referendum”.

“Pensiamo che i cinque quesiti possano davvero fermare il peggioramento della qualità del lavoro che abbiamo visto negli ultimi anni. I quesiti presentati dalla Cgil – spiega – permettono di rendere più stabile e meno precario il lavoro, a partire dal reintegro di una parte dell’articolo 18 e dalla limitazione dei contratti a tempo determinato. Molto può cambiare sul fronte della sicurezza sul lavoro, introducendo la responsabilità dell’appaltante in caso di infortunio sul lavoro negli appalti e nei subappalti. Il quesito sulla cittadinanza, inoltre, permette di dare una risposta a centinaia di migliaia di persone che vivono e lavorano nel nostro Paese, ma che sono ingabbiati all’interno della burocrazia che ha tempi lunghissimi per riconoscere la cittadinanza”.

Domani la Cgil sarà a Venezia, in rio Terà San Leonardo, a Mestre in piazza Ferretto, a Marghera in piazza Mercato, a Quarto d’Altino in piazza San Michele, a Marcon in piazza Donatori, a Chioggia in corso del Popolo, a Mirano in piazza Martiri, a Mira all’incrocio tra via Trentin e via Nazionale, a Spinea in via Roma angolo via Pisacane, a Camponogara in piazza Mazzini, a Portogruaro al posteggio 6 del Liston, a San Stino di Livenza in piazza Aldo Moro, a Dolo e a Martellago. Tutti i volantinaggi si terranno tra le 10 e le 12.

“Lo strumento dei referendum - conclude Giordano - permette alle cittadine e ai cittadini di esprimersi direttamente su alcuni temi. Riteniamo che si tratti di una grande sfida per la partecipazione di lavoratori, pensionati, giovani e cittadini su dei temi che riguardano ognuno, e che possono davvero garantire un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di tutte e tutti”.