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“Avrei potuto chiedervi un minuto di silenzio, di silenzio ce n'è stato molto, ma io credo che sia il momento di fare sempre più rumore, un rumore continuo, che si sente negli scioperi che facciamo, ma anche nella nostra attività che si lega alla contrattazione. Oggi vi chiedo un gesto semplice per significare quello che stiamo facendo. La nostra assemblea si intitola 'Rispetto per il lavoro', avete dei fogli con scritto 'Rispetto' e vi chiedo di alzarli tutti insieme per dire che ci vuole rispetto per il lavoro". Francesca Re David, segretaria nazionale della Cgil, ha così invitato i delegati e i relatori presenti all'assemblea nazionale sulla contrattazione di Bologna a fare un gesto di protesta contro le morti sul lavoro facendo poi seguire un minuto di silenzio.
Re David, dopo avere ricordato i cinque lavoratori morti a Brandizzo, precisando che “gli incidenti sul lavoro sono la cartina di tornasole delle condizioni di lavoro", è poi passata a illustrare i temi specifici dell’assemblea dedicata alla contrattazione, allo “stato in cui si trova, agli obiettivi, alle linee di riferimento, alle strategie della Cgil e delle categorie per portare al centro la rivalutazione del lavoro”.
La segretaria ha quindi parlato della precarizzazione del lavoro, “un lavoro frantumato, con appalti e subappalti” per il superamento del quale è necessario sostenere la contrattazione nazionale, anche con fondi messi a disposizione della prossima legge di bilancio, per non acuire le disuguaglianze tra lavoratori. Quindi il tema dei salari bassi nel nostro Paese anche in raffronto con il resto d’Europa. Re David, anche in questo caso, ha sottolineato come sia ampia la forbice tra le diverse condizioni salariali, affermando che con il potenziamento delle retribuzioni aumenterebbe anche il gettito fiscale, così come i consumi, “perché le politiche salariali sono politiche economiche e industriali”.
Non sono mancate parole per la necessità di una riduzione dell’orario, per conciliare i tempi di vita e di lavoro anche in funzione delle esigenze manifestate dalle giovani generazioni, e di una legge sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro senza farla dipendere da Confindustria o dai rapporti con le altre sigle sindacali. Infine la campagna di mobilitazione della Cgil in avvicinamento alla manifestazione nazionale del 7 ottobre a Roma dal titolo 'La via Maestra', in vista, ha detto Re David, di "un probabile sciopero generale".