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In data 23 luglio 2019, il decreto emesso dal giudice del lavoro di Monza ha integralmente accolto il ricorso per attività antisindacale (ex art.28), presentato dalla Fiom di Monza e Brianza contro la Qualta informatica spa, in liquidazione per violazione della procedura per i licenziamenti collettivi.
"Una sentenza importante per il sindacato – commenta Pietro Occhiuto segretario della Fiom di Monza e Brianza –, in quanto si è ristabilita la legittimità dell'organizzazione sindacale di assistere i lavoratori licenziati“.
Le leggi che dispongono e regolano le modalità di licenziamento collettivo ci sono e vanno rispettate dalle aziende, in questo caso da Qualta informatica, nell'interesse dei lavoratori coinvolti, che hanno perso nel giro di quindici giorni il proprio posto di lavoro e ai quali è stato impedito dall'azienda di accedere agli ammortizzatori sociali, attivabili nei tempi previsti dalla legge per i licenziamenti collettivi (75 giorni).
Oltre alla antisindacalità, il giudice ordina alla società l'immediato reintegro sul posto di lavoro di tutti i lavoratori licenziati, in applicazione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori sui licenziamenti illegittimi. "Questo, a dimostrazione dell'importanza e della legittima tutela dell'articolo 18, che deve essere ripristinato e allargato all'insieme delle lavoratrici e ai lavoratori nel nostro Paese – dichiara la Fiom di Monza e Brianza –, dopo l'attacco e le manomissioni che ha subìto dai governi negli ultimi anni, in ultimo con il Jobs Act. Il diritto alle lavoratrici e ai lavoratori ingiustamente licenziati di essere reintegrati nel proprio posto di lavoro è una battaglia di civiltà e di dignità che bisogna continuare a combattere".