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Si è tenuto oggi, preso il Mimit, un incontro sulla vertenza QF, ex Gkn. Il tavolo è stato presieduto da Ministro Urso e dalla sottosegretaria Bergamotto, ed erano presenti anche il Ministero del Lavoro, la Regione Toscana, la città metropolita di Firenze e il comune di Campi Bisenzio.
"Riteniamo gravissima e colpevole l’assenza dell’azienda. L’incontro ha ripercorso le ultime vicende di questa vertenza che oggi è ad uno snodo estremamente delicato, legato al fatto che le lavoratrici e i lavoratori non sono più coperti dagli ammortizzatori sociali dal 31 dicembre 2023 e fino a questo momento non sono nemmeno stati pagati gli stipendi dall'azienda, come in realtà dovrebbe essere”. Lo dichiarano in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom Cgil, Stefano Angelini della Fiom Cgil Firenze e la Rsu Fiom QF-Ex Gkn.
Dopo la sentenza del Tribunale di Firenze del dicembre scorso, infatti, la stessa ha intimato a QF di aprire la procedura della legge 234/2021. “Dopo i due mesi previsti dalla normativa – proseguono – per presentare un piano di reindustrializzazione e un piano sociale, da parte dell’azienda, nulla è stato fatto. Successivamente sempre QF ha aggirato la procedura, aprendo ad un'iniziativa di incentivi all’esodo per un minimo di 120 lavoratori”.
“Abbiamo ribadito che serve un intervento straordinario del governo per definire una tutela per i lavoratori e per “commissariare” l’azienda. Questo perché per qualsiasi possibile percorso di un eventuale progetto di rilancio industriale è necessario avere un interlocutore serio che abbia la reale intenzione di costruire insieme alle Istituzioni e alle organizzazioni sindacali una possibile soluzione dal progetto di reindustrializzazione dal basso che possa rappresentare un tassello di quel “condominio” industriale su cui, da sempre la Fiom-Cgil, la Rsu e i lavoratori insistono”.
Il Mimit si è impegnato ad un intervento nei confronti di QF, separatamente, con l’obiettivo di riportare l’azienda al tavolo di confronto. “I profili di irresponsabilità e di non rispetto di sentenze del Tribunale e delle procedure di legge sono sempre più evidenti da parte di QF – aggiungono i sindacalisti -. Il governo, oltre alla disponibilità dichiarata a ricercare un'interlocuzione con QF, oltre a mettere a disposizione un confronto con il ministero del Lavoro per una valutazione sui possibili ammortizzatori sociali, deve sostanziare queste disponibilità anche nel mettere in campo soluzioni straordinarie e derogatorie nell’ottica di dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori”.