Sono alcune centinaia in Puglia i docenti precari, risultati idonei nei concorsi per esami e titoli banditi nel 2020, che, nonostante il riconoscimento della qualifica di idonei, non

riescono ancora ad essere assunti a tempo indeterminato.

La denuncia arriva dalla Flc Cgil regionale che sarà al loro fianco nella protesta organizzata il 18 ottobre  a Bari in via Castromediano alle ore 14  davanti all’ufficio scolastico regionale.

“Si tratta di una tutela, quella apprestata dalla normativa in vigore, che non risulta né sufficiente, né efficace per questi lavoratori, alcuni dei quali, dopo anni di insegnamento alle spalle, superamento di concorsi (come il 2020, appunto) molto selettivi, non hanno uno straccio di supplenza quest’anno scolastico”, si legge in una nota della Flc. 

Che aggiunge: “Il meccanismo infernale e molto redditizio - soprattutto per le università telematiche e in generale per chi li “vende” - e quello dei titoli abilitanti e di specializzazione all’estero ha sparigliato le carte e fatto saltare gli ordinari scorrimenti nelle graduatorie anche per

le supplenze”.

La partecipazione alla protesta nasce “per contrastare queste ingiustizie e lo stato di precarietà dei colleghi che hanno superato questi concorsi fin dal 2020 e che ancora oggi sono costretti a subire questo stato di incertezza nella propria collocazione lavorativa, condividendo le loro giuste rivendicazioni - a partire da una moratoria sui prossimi concorsi già programmati come Pnrr-bis, sostenuta anche dagli idonei del primo concorso ordinario Pnrr 2023”, conclude la nota.