"Riprende la vertenza doppiaggio: la scelta suicida delle aziende di proporsi al ribasso ai committenti, anche con l’arrivo delle piattaforme digitali di Netflix e Amazon, crea un abbassamento della qualità del prodotto distorsioni di mercato, che pesano sui professionisti che non si vedono applicato correttamente il contratto nazionale". Così una nota unitaria di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil .
"Riduzione delle retribuzioni; pagamenti spostati alle disponibilità di liquidità delle aziende con tempi e modalità che riducono i professionisti a questuanti; organizzazione delle lavorazioni che non tiene conto della dignità della professione e della qualità del prodotto". Questi, i temi più caldi del settore, denunciati dai sindacati.
Viene quindi indetta dalle tre sigle di categoria la prima giornata di sciopero, mercoledì 23 gennaio, dei professionisti del doppiaggio. Contro la continua mortificazione professionale, il pagamento delle fatture dilazionato a tempi insostenibili, le ricadute negative di una concorrenza sleale tra le aziende del settore e le indicazioni dei committenti sempre più vessatorie. Per il rispetto delle norme contrattuali, la garanzia dei diritti sociali, economici e professionali degli addetti e la difesa della qualità del prodotto.
L’assemblea generale nazionale dei professionisti del doppiaggio si terrà lo stesso giorno, il 23 gennaio alle 10, presso la serra di villa Piccolomini, in via Aurelia Antica 164, a Roma, per decidere come continuare l’iniziativa di lotta.