I sindacati metalmeccanici unitariamente hanno proclamato due ore di sciopero per giovedì 31 ottobre, con assemblee nei luoghi di lavoro per fermare le crisi industriali e occupazionali, far ripartire gli investimenti, riformare gli ammortizzatori sociali, per la tutela e la sicurezza sul lavoro. In alcune aziende si terranno anche assemblee e/o presìdi davanti ai cancelli.
“Anche nella nostra provincia si faranno diversi presìdi davanti alle aziende durante lo sciopero. Presso il presidio della Emmegi di Limidi di Soliera (via Archimede, 10), l’azienda del presidente di Confindustria Emilia, sarà presente, dalle 8 alle 10, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Al presidio convergeranno i lavoratori di alcune altre aziende del territorio carpigiano”. Così Cesare Pizzolla, segretario Fiom Modena.
“Le motivazioni dello sciopero di giovedì si racchiudono in tre numeri: 160 tavoli di crisi aziendali irrisolti al Mise, 200 milioni di ore di utilizzo di cassa integrazione (gennaio-settembre 2019), di cui 3 milioni a Modena, la provincia dell’Emilia Romagna col maggior utilizzo di ammortizzatori sociali, e quasi 700 morti sul lavoro dall’inizio dell’anno a oggi. Lo sciopero vuole tenere insieme l'occupazione e la sicurezza sul posto di lavoro”, conclude il dirigente sindacale.
Presidio Emmegi, presente Maurizio Landini
Pizzolla (Fiom Modena): "Siamo la provincia dell'Emilia Romagna col maggior utilizzo di ammortizzatori sociali (3 milioni di ore) e nel contempo quella con più morti sul lavoro. Lo sciopero del 31 ottobre vuole tenere insieme l'occupazione e la sicurezza"
29 ottobre 2019 • 11:12