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“Nell’incontro avuto lo scorso 11 gennaio presso il ministero della Salute, le strutture dirigenziali dello stesso dicastero, unitamente al direttore generale di Agenas, hanno preso l’impegno di definire il percorso per avviare e completare le procedure per la stabilizzazione, a favore della quale si era già reso disponibile il dipartimento della Funzione pubblica. Le modalità e le procedure di interesse per questi lavoratori, cessati il 31 dicembre 2020 e ancora senza stipendio, avrebbero dovuto essere contenute in un apposito decreto, da emanare entro il termine del 31 gennaio 2021”, spiegano i sindacalisti nella lettera al ministro.
“Successivamente, il presidente di Agenas ha dato formalmente avvio al percorso, fornendo una dettagliata relazione, come convenuto in sede ministeriale, con cui sosteneva la necessità di avere in servizio il suddetto personale. Nel contempo, tracciando le linee di indirizzo, a partire dalla implementazione della dotazione organica dell’agenzia e dalla previsione di selezioni concorsuali riservate, in analogia a quanto avvenuto in altri enti pubblici - proseguono i segretari di categoria - Pur comprendendo le difficoltà e i rallentamenti dovuti alla crisi, che ha portato a una nuova composizione del governo, alla luce della ritrovata stabilità, riteniamo non più rinviabile il completamento delle procedure e la definizione dei percorsi come prospettati”.
“Ancora una volta, esprimiamo l’estrema urgenza di una soluzione per questi lavoratori e la sofferenza di chi è rimasto senza lavoro pur avendo tutti i requisiti a norma di legge per essere stabilizzato”, concludono i tre dirigenti sindacali. “Nei prossimi giorni lanceremo un’assemblea di tutti i gli ex precari di Agenas. Ci attendiamo dal ministro e dal nuovo governo, l’attuazione piena degli impegni: solo attraverso la qualificazione e il riconoscimento del lavoro è possibile rafforzare un sistema sanitario che è ancora, più che mai, il primo baluardo di difesa per i cittadini e le comunità”.