“Posto occupato è per ricordare ogni anima violata”. È finito così l’intervento della segretaria nazionale Fp Cgil, Barbara Francavilla, al congresso nazionale della categoria a Cervia. Lo sguardo rivolto a una sedia in prima fila, vuota, sulla quale ci sono due scarpe rosse, un monito per tutte e tutti. Lì ci sarebbe potuta essere una compagna che invece è morta ammazzata, è rimasta vittima di femminicidio. “Posto occupato, per ricordare ogni anima violata, ogni vita spezzata, che avrebbe occupato un posto al cinema, all’università, in un’assemblea sindacale, in un congresso nazionale. Dobbiamo dare voce a chi non l’ha più. Dobbiamo essere attente e attenti ai messaggi che le donne ci mandano. Verbali e non verbali”.
Mentre la sala scioglie la commozione in applauso, continua la segretaria nazionale Fp: “Che non accada più che ci sia una richiesta non ascoltata. Come è successo a Martina, che ha perso la vita per mano del suo ex, pur avendo chiesto aiuto. La violenza è sia dentro che fuori le mura di casa. Anche dentro i luoghi di lavoro. Molte nemmeno sanno che esistono i centri anti violenza o dove siano. Perché sono relegate. Non sappiamo la storia della donna seduta accanto a noi e non sappiamo cosa possa vivere in questo momento la donna con cui lavoriamo. Dobbiamo mettere nelle nostre bacheche sindacali il numero 1522, un primo passo che può determinare la differenza tra vivere e morire. E noi vogliamo tutte vivere”.