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Aperta la vertenza regionale da parte di Slc Cgil Veneto con Poste Italiane sui problemi della rete degli uffici postali. Lunedì 14 marzo parte la procedura di raffreddamento. "Vogliamo sostenere le rimostranze dei lavoratori - dichiara Marco D'Auria, segreteria regionale Slc -, le cui difficoltà diventano disagi per la clientela. La questione fondamentale è la carenza di organico, che causa code e disservizi, oltre a una frequente mobilità del personale (cosiddetti distacchi), richieste di mansioni superiori, continuo inseguimento degli obiettivi".
"A questo, si aggiungono strumentazione obsoleta - sia tecnica come computer, che meccanica come le semplici sedute delle postazioni - e caotica gestione della formazione. Tra poco scade l'accordo quadro con l'Ag.com, e il Veneto sembra destinato a una nuova riduzione di organico, attraverso una razionalizzazione della rete degli uffici e una revisione del suo modello e core business. Sul nostro territorio, le uscite per pensionamenti e dimissioni sono state copiose, e il turn over inadeguato a garantire la risposta alla richiesta di servizi ancora importante nella nostra Regione", continua il dirigente sindacale.
"Le politiche attive, messe in campo in questi mesi, non hanno prodotto i risultati sperati, le condizioni dei dipendenti (quelli rimasti) non sono migliorate, anzi. Purtroppo, paghiamo scelte sbagliate perpetuate nel tempo: la carenza di organico era grave prima della pandemia, è ulteriormente peggiorata negli ultimi due anni e ormai siamo al punto di non ritorno. Lunedì 14 marzo ci sarà la procedura di raffreddamento, ma il tempo è finito. L'azienda deve fornire risposte concrete", conclude il sindacalista.