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“Una massiccia partecipazione, in una fase assai complessa per la portualità, a causa di eventi a catena che stanno compromettendo gli equilibri della cosiddetta geopolitica”. Lo dichiarano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Campania sull’assemblea delle lavoratrici e lavoratori portuali di Napoli, Salerno e Castellammare, convocata dopo l’interruzione delle trattative lo scorso 2 febbraio per il rinnovo del contratto nazionale.
“Molti i temi al centro del dibattito - riferiscono unitariamente le tre organizzazioni sindacali - a partire dalla sicurezza sul lavoro, tema anche connesso con la problematica cruciale del mancato riconoscimento del lavoro portuale come lavoro usurante, la difesa e il rafforzamento del contratto collettivo nazionale di lavoro e del sistema regolato dalla Legge 84/94 e l’adeguamento retributivo, indispensabile riconoscimento della specialità del lavoro portuale e dell’impegno nonché del sacrificio dei lavoratori dei porti”.
“Occorre trovare rapidamente - affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Campania - un accordo che dimostri che il cluster portuale può e deve mostrarsi compatto anche nella difesa dell'impianto della Legge 84/94, in vista della sua riforma (annunciata senza aver avviato il confronto), in modo che venga sgombrata l’idea di un superamento dell'obbligatorietà di applicazione del nostro Ccnl”.