I lavoratori interinali del porto di Livorno condividono le motivazioni che hanno condotto allo sciopero l'intero settore dei porti. "In particolare ci aspettiamo che il governo e le istituzioni ad ogni livello intervengano per favorire la realizzazione degli investimenti strutturali e per individuare regole chiare che escludano l'autoproduzione e il massiccio ricorso a contratti precari", afferma in una nota Filippo Bellandi, segretario generale del Nidil Cgil di Livorno.
"Da questo punto di vista, la vertenza che interessa i lavoratori interinali presso Alp, nonostante le due iniziative di sciopero poste in essere, non ha fin qui prodotto avanzamenti. Rileviamo anzi la sostanziale indisponibilità di Alp ad aprire un tavolo di trattativa al fine di superare o almeno ridurre gli attuali livelli di precariato", continua Bellandi.
I lavoratori si fermeranno ancora una volta il 23, il 24 e il 25 luglio a sostegno dello sciopero dichiarato dalle federazioni sindacali dei trasporti (Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti) e rivendicando un tavolo di confronto con Alp che produca concreti miglioramenti nelle loro condizioni di vita. "Forti delle ragioni della propria lotta, Nidil Cgil e i lavoratori portuali somministrati chiedono per oggi e per domani dignità e lavoro", conclude il segretario Nidil.