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“Oggi, 29 febbraio, con l'accordo firmato con Autorità di Sistema Portuale e Asl, è stato fatto un passo in avanti per la tutela della sicurezza dei lavoratori portuali, metalmeccanici ed edili. Altri bisognerà farne, ma quanto definito è positivo e recepisce una serie di richieste fatte dal sindacato”. È questo il primo commento della Cgil e delle federazioni di categoria Filt, Fillea, Fiom a margine della firma dell'intesa dal titolo “Estensione provvisoria presidi di sicurezza del lavoro” siglata presso l’Autorità di Sistema Portuale tra enti e sindacati confederali e di categoria.
In questa intesa l’Autorità di Sistema Portuale rafforza la prassi dell’estensione di protocolli, direttive informative e rilievi anche a tutti coloro che operano nell’indotto portuale e in particolare nelle aree attigue al porto, non art.16, 17, 18 della Legge 84/94 dei porti, che svolgono però attività similari, come ad esempio movimentazione container, container vuoti. In queste aree potranno agire anche i Rappresentanti per i lavoratori della sicurezza di Sito del porto.
Le richieste sindacali vertevano anche sui rischi per la sicurezza dei lavoratori dovuti alle tante interferenze che si vengono a creare tra il lavoro portuale e i cantieri edili.
“Grazie a questa intesa saranno intensificate le verifiche e i controlli da parte dell’Autorità di Sistema e della Asl 3. Inoltre il personale tecnico dell’Ente Bilaterale dell’edilizia e gli Rls Territoriali potranno accedere, con i propri rappresentanti, anche ad aree portuali e opereranno in sinergia con gli Rls di Sito del Porto”.
L’intesa arriva alla fine di una lunga trattativa che ha preso il via dopo che, in ambito portuale, si sono verificati due incidenti sul lavoro che hanno coinvolto nella aree attigue alle aree portuali di Prà nel maggio 2023 un lavoratore metalmeccanico impiegato nella movimentazione di container e, nel settembre dello stesso anno, un edile impiegato nel cantiere del “parco Rugna” nel bacino portuale di Sampierdarena, e dai quali è nata la mobilitazione Cgil, tra cui il presidio sotto Palazzo San Giorgio del 23 maggio organizzato da Filt, Fillea e Fiom.
“Il processo di trasformazione del Porto di Genova sta per iniziare e la commistione di figure professionali che vi gravitano sarà ancora più imponente nei prossimi mesi con il cosiddetto ‘Programma Straordinario’ – conclude la nota –. L'accordo va nella direzione di aumentare le tutele a tutti coloro che operano in ambito portuale in una logica di pari diritti su salute e sicurezza sul lavoro”.