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"Il sindacato e i lavoratori portuali sono pronti a bloccare le banchine". Ad annunciarlo è il segretario nazionale della Filt Cgil Natale Colombo, evidenziando che "gli emendamenti presentati da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Italia Viva al ddl Concorrenza sul lavoro portuale vanno ritirati senza se e senza ma, perché puntano ad una vera deregulation e sono davvero irrispettosi delle migliaia di lavoratori del settore".
"Alcuni partiti - spiega il dirigente nazionale della Filt Cgil - stanno attaccando costantemente il sistema regolato dei porti, sostenendo le volontà di alcuni players che vorrebbero realizzare operazioni di dumping, volte a smontare un modello di flessibilità regolamentata del lavoro per favorire veri e propri regimi di monopolio".
"Contrasteremo ancor più determinati - prosegue Colombo - anche il feroce attacco alla legge sull’autoproduzione delle operazioni portuali (l’articolo 199 bis della legge 77/2000) che con un preciso emendamento, intende assecondare l’obiettivo di qualche armatore, interessato ad azzerare quanto stabilito, anche a livello internazionale ovvero che i lavoratori portuali fanno i portuali ed i lavoratori marittimi fanno i marittimi. Una regolazione per evitare anche che questi ultimi possano essere vittime della loro mancanza di adeguata professionalità sulle specifiche operazioni portuali".
"Non consentiremo - afferma infine il segretario nazionale della Filt Cgil - colpi di mano a nessuno e siamo pronti a chiamare in causa lo stesso Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili che, a dicembre scorso, ha sottoscritto con noi un importante protocollo di intenti, riconoscendo la specificità del lavoro portuale e la necessità di salvaguardarlo e rafforzarlo. I lavoratori portuali sono pronti a mobilitarsi per salvaguardare il proprio lavoro ed il bene pubblico e noi come sindacato siamo tutti pronti ad aprire una stagione di conflitti a difesa dei lavoratori portuali e del loro prezioso lavoro per la collettività".