PHOTO
“La riforma della legge 84/94 sui porti deve tutelare il lavoro portuale e la terzietà delle Autorità di Sistema Portuale con la propria natura pubblica non economica, in un’ottica di sistema portuale nazionale”. Così il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio, intervenendo in audizione alla Commissione Trasporti della Camera nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni, recanti misure per la valorizzazione del sistema portuale nazionale.
“Come proposte - ha detto Malorgio in audizione - pensiamo che servano maggiori poteri del Ministero dei Trasporti e della Conferenza nazionale di coordinamento delle Adsp per svolgere un ruolo di regolazione del mercato. Va introdotta una rappresentanza delle parti sociali, stipulanti il contratto nazionale dei porti, nei Comitati di gestione, serve il riconoscimento del lavoro usurante e gravoso e l'emanazione del decreto attuativo del fondo di accompagno all’esodo e del decreto attuativo sull’autoproduzione. Serve inoltre intervenire sulla sicurezza sul lavoro in un settore esposto a infortuni con un inaccettabile numero di morti sul lavoro ogni anno”.“Serve - ha detto infine Malorgio - un intervento incisivo presso la Commissione Europea finalizzato a un riesame del sistema operativo EU-ETS volto alla riduzione delle emissioni di gas serra anche al settore marittimo per prevedere delle misure transitorie in attesa di un regime globale per evitare un dumping tra i porti Ue ed extra Ue ma anche per rendere il sistema EU-ETS più efficace”.