Benny Columbo è in polizia da 29 anni, reparto mobile. Conosce a menadito le criticità e i problemi di tutto il comparto sicurezza e di uno dei settori più vessati e meno riconosciuti. Le segnalazioni fioccano, tutti giorni: turni di servizio massacranti, pasti saltati o consumati a orari improbabili, sostituiti da ticket non spendibili, straordinari pagati chissà quando, alloggi vergognosi per chi opera fuori sede. Basta? No, perché c’è anche il caso del lavoratore che arriva a Lampedusa e scopre di viaggiare per diletto, visto che la traversata non è coperta da foglio di servizio ai fini del riconoscimento economico.
“Aver trasformato tutto in questioni di ordine pubblico comporta dover lavorare sempre in emergenza – spiega Columbo, responsabile coordinatore reparti Mobili del Silp, che il 12 luglio si mobilita davanti alle prefetture di tutta Italia per chiedere assunzioni, rinnovo contrattuale, accordo per l’area dirigenziale -. Le richieste costanti portano i reparti a non reggere la pressione e ad aumentare i carichi di lavoro del personale. Non esiste organizzazione né pianificazione, e questo comporta stress e malcontento”.