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"Abbiamo appreso dalla stampa della recente sottoscrizione di un protocollo d’intesa siglato tra il Dipartimento per la trasformazione digitale, l’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), Infratel Italia e gli operatori Inwit, Vodafone, Tim e Openfiber interessati all’attuazione dei Piani operativi Italia a 1 Giga e Italia 5G previsti nell’ambito dell’Investimento 3 'Reti ultraveloci e 5G' del Pnrr. Ci sembra opportuno e necessaio, soprattutto alla luce dei dati che ci dicono che siamo in grande ritardo con l’attuazione dei Piani legati alla infrastrutturazione digitale del Paese". È quanto dichiarano il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo e il segretario nazionale della Slc Cgil Riccardo Saccone in una nota congiunta.
Per i due dirigenti sindacali "tali ritardi vanno recuperati con urgenza, anche attraverso la velocizzazione dei processi amministrativi e autorizzativi. Non va in questa direzione la decisione di queste ore del Governo di rimandare la scadenza per gli interventi per la banda ultralarga nelle isole minori ".
"La trasparenza su tempi e modalità di svolgimento dei lavori e l’accessibilità delle informazioni rappresentano dunque un patrimonio prezioso - proseguono - a cui va aggiunto però anche il monitoraggio costante della qualità dell’impatto occupazionale che la realizzazione di queste opere determinerà sui diversi territori".
"Per questa ragione - concludono Gesmundo e Saccone - chiederemo di avere specifici luoghi di confronto a livello regionale e presso i singoli comuni. Le buone opere sono frutto di lavoro qualificato, questo per noi significa che la corretta applicazione dei ccnl rappresenta la conditio sine qua non per raggiungere gli obiettivi fissati. Ne va dello sviluppo del Paese, che passa attraverso la lotta alla precarietà e il rilancio della buona occupazione, come ricorderemo in tante e in tanti dalla manifestazione di Roma il prossimo 7 ottobre".