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Le prime risposte positive sono arrivate, aumentare salari e pensioni è dunque possibile. L’incontro tra governo e sindacati sembra essere andato nella giusta direzione, l’esecutivo ha annunciato un pacchetto di provvedimenti in favore dei lavoratori e dei pensionati, che saranno contenuti nel nuovo “decreto Aiuti”, finanziato con 14,3 miliardi di euro. Ma il problema delle risorse rimane, e per la Cgil la strada per incrementarle è quella d'intervenire ulteriormente sulla tassazione degli extraprofitti.
“Il governo si è impegnato a erogare i 200 euro di luglio anche a quei lavoratori precari e stagionali che erano stati esclusi”, ha annunciato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, sottolineando che “questa era una nostra richiesta, è quindi un primo punto importante”. Analoga soddisfazione ha espresso per la misura in programma per i pensionati: “Hanno indicato come strumento quello di anticipare la rivalutazione prevista dal 1° gennaio 2023, è dunque un provvedimento che va nella direzione di aumentare il valore degli assegni”.
Le parole di Maurizio Landini
Un terzo intervento apprezzato dalla Cgil è quello che dovrebbe “incrementare la parte decontribuita, quindi facendo pagare meno contributi sociali ai lavoratori, aumentando in questo modo il netto in busta paga. Il provvedimento dovrebbe andare da luglio a dicembre: non è una somma una tantum, ma è una misura strutturale, almeno da qui alla fine dell’anno. Ovviamente ne andrà valutata l’entità, ma è sicuramente una delle nostre richieste”.
L’incontro è iniziato alle 10.15 ed è durato un’ora e mezzo. Al vertice, oltre ovviamente al premier Draghi, hanno partecipato i ministri Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico), Renato Brunetta (Pubblica amministrazione), Daniele Franco (Economia), Andrea Orlando (Lavoro), Stefano Patuanelli (Politiche agricole) e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Per i sindacati erano presenti i leadei di Cgil (Maurizio Landini), Cisl (Luigi Sbarra) e Uil (Pierpaolo Bombardieri).
Tema fondamentale posto sul tavolo è stato quello della tassazione degli extraprofitti. “Il governo ci ha spiegato che questi provvedimenti stanno nell’ambito dei 14,3 miliardi stanziati. Dentro a queste risorse non ci sono ulteriori interventi sugli extraprofitti oltre a quelli già fatti”, spiega Landini: “Per noi, invece, è necessario intervenire nuovamente sulla tassazione degli extraprofitti, in modo da liberare ulteriori risorse da aggiungere a questi provvedimenti e da destinare a lavoratrici, lavoratori e pensionati, così come è stato fatto con i primi 200 euro”.
Al vertice con il governo la Cgil non ha dimenticato le centinaia di crisi aziendali. “Abbiamo evidenziato la necessità di confrontarci su alcune vicende industriali”, ha concluso Maurizio Landini: “Abbiamo ribadito quindi la necessità di tavoli per la Tim, l’automotive, il complesso industriale di Priolo in Sicilia, e posto il tema di altre situazioni di crisi che oggi sono aperte, dalla vicenda della Wartsila di Trieste a quella del Monte dei Paschi di Siena. Una serie di realtà su cui serve non solo il monitoraggio del governo, ma anche interventi per impedire chiusure, licenziamenti o scelte sbagliate”.
“Abbiamo apprezzato l'incontro con il premier e con il governo che, nonostante la crisi, ha mantenuto l’impegno assunto con noi il 12 luglio scorso”, ha detto il segretario generale Cisl Luigi Sbarra, sottolineando di aver chiesto a Draghi “la proroga del bonus da 200 euro anche per chi è rimasto fuori dal provvedimento precedente”. Anche Sbarra ha chiesto all’esecutivo di “estendere il perimetro della dotazione finanziaria con un’ulteriore tassazione degli extraprofitti delle imprese energetiche, delle multinazionali della logistica e dell'economia digitale. In questa fase serve recuperare risorse per sostenere tutti i redditi schiacciati dall'inflazione”.
Valutazione positiva anche per il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri: “Il governo si è impegnato a fare interventi strutturali sulla decontribuzione per aumentare il netto in busta paga dei lavoratori dipendenti e ad anticipare la rivalutazione delle pensioni previste per gennaio. Era quello che avevamo chiesto: stop ai bonus e interventi strutturali”. Il leader sindacale ha aggiunto che “non si è parlato di intervento sull'Iva, su cui noi siamo contrari, mentre si sta lavorando all'idea di diminuire le decontribuzioni per i settori o le aziende che non rinnovano i contratti”.