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Tutte le firme sono importanti, ma il fatto che a siglare i referendum per un lavoro giusto, equo e non precario promosso dalla Cgil siano personaggi di spicco del mondo della politica nazionale imprime una ulteriore spinta ai banchetti e alla campagna di raccolte firme online, che a Piacenza ha superato in pochi giorni le 2mila sottoscrizioni. È di Pierluigi Bersani, infatti, una delle sottoscrizioni più “pesanti” al referendum promosso dalla Cgil. L’ex ministro ha siglato tutti e quattro i quesiti referendari a un banchetto della provincia a Borgonovo Valtidone allestito dalla Cgil di Piacenza.
Quello di Borgonovo è uno dei tanti banchetti che in questi giorni stanno puntellando eventi pubblici, mercati e anche luoghi delle aree interne. A livello locale poi, si è registrata l’adesione della presidente della Provincia di Piacenza, Monica Patelli, che si è fermata ai banchetti sempre nel paese della Valtidone aderendo ai quesiti.
“Sono quattro quesiti a beneficio di tutti i cittadini, quattro domande per ridurre la precarietà e garantire più sicurezza negli appalti; proposte per smontare alcune delle leggi che hanno portato a un mondo del lavoro selvaggio, pieno di precarietà e troppo sbilanciato a favore delle imprese. Il nostro obiettivo – commenta Ivo Bussacchini, segretario generale della Camera del Lavoro di Piacenza – è semplicemente cambiare le norme che hanno impoverito il lavoro e hanno reso i lavoratori meno protetti e più vulnerabili, con meno diritti e con più possibilità di essere licenziati”.
Dalla cancellazione del Jobs Act all’aumento delle tutele per chi lavora nelle aziende con meno di 15 dipendenti, dai contratti a termine alla sicurezza negli appalti. Questi i temi al centro della campagna referendaria Cgil che sta registrando molte adesione non solo ai banchetti ma anche online, QUI, dove è possibile firmare con lo Spid o la Carta identità elettronica.