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“Un incontro proficuo dal punto di vista dei contenuti e delle scelte da adottare”. Commentano così i segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Daniela Piras la riunione di ieri (5 aprile) a Roma con il gruppo dirigente di Eni guidato dall’amministratore delegato Claudio Descalzi per la presentazione del piano industriale. Un’occasione per il sindacato per condividere con senso di responsabilità il percorso indicato dal management del gruppo, in attesa della convocazione per un successivo confronto tra le parti.
“Con l’annunciata acquisizione del 100 per cento di Novamont, leader nel settore della chimica da fonti rinnovabili, Eni mostra una visione strategica della chimica italiana e uno sguardo al futuro della filiera, dalla molecola al prodotto” proseguono i leader sindacali. Sul tavolo anche il capitolo degli e-fuel, che non potranno vedere un reale sviluppo prima di 10-20 anni, mentre la tecnologia italiana del biocarburante è già qui.
“Attraverso le nostre rappresentanze all’interno dell’organizzazione europea – annunciano i sindacalisti - faremo pressione perché Bruxelles riequilibri la posizione assunta in favore dei carburanti sintetici e punti a una transizione ecologica governata e sostenibile, a tutela del settore, che in prospettiva vedrà calare gli attuali margini legati alla raffinazione, con la possibilità di trasformare in bioraffinerie quelle tradizionali e promuovere nuove iniziative industriali sull’economia circolare a tutela dell’occupazione”.
Dopo Marghera e Gela, toccherà presto a Livorno evolvere in bioraffineria: l’azienda ha il know how anche per sviluppare il progetto del biocarburante per navi e aerei, il biojet, insieme al progetto Waste to methanol. “La transizione assorbe il 30 per cento degli investimenti di Eni – prosegue la nota - e ci è stato anticipato un investimento sulla cattura della CO₂ che porterebbe Ravenna ad avere il progetto di cattura più grande al mondo, con un potenziale di stoccaggio di 500 milioni di tonnellate. Sul fronte Plenitude, è stato annunciato che la vendita di gas e luce arriverà a 15 gigawatt e 15 milioni di clienti entro il 2030”.