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Un'operaia piacentina di 50 anni, Nicoletta Palladini, è morta oggi (7 novembre), poco prima delle 3, durante il turno di notte nella vetreria in cui lavorava a Borgonovo, provincia di Piacenza. La donna è rimasta schiacciata tra un nastro mobile trasportatore e un macchinario porta bancali.
La dinamica esatta dell'infortunio mortale è ancora al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Piacenza coordinati dalla Procura, che ha posto i sigilli al sito e disposto l'autopsia. Lunghe e difficili le operazioni del 118 per liberare il corpo senza vita della vittima.
I sindacati hanno indetto uno sciopero per la giornata di domani (8 novembre). Sarà totale astensione dal lavoro alla vetreria di Borgonovo dei lavoratori diretti e in appalto, La comunicazione formale di Filctem, Filcams e Nidil Cgil; Femca, Fisascat e Felsa Cisl; Uiltec, Uiltrasporti e Uiltemp di Piacenza è stata inviata in queste ore alla direzione aziendale.
In un comunicato le categorie di Cgil Cisl e Uil, Filctem, Femca e Uiltec di Piacenza, hanno rilanciato il grido dei sindacati, "Mai più morti sul lavoro". "Assemblea permanente alla Vetreria di Borgonovo - si legge nella nota unitaria - dove questa notte un terribile incidente sul lavoro ha strappato alla vita Nicoletta Palladini, 50 anni. La produzione si è interrotta e le colleghe e i colleghi sono in assemblea permanente per chiedere che mai più si debba piangere una donna o un uomo che esce da casa per lavorare non vi fa più ritorno.
Il nostro cordoglio va alla famiglia di Nicoletta Palladini e come rappresentanti dei lavoratori vogliamo esprimere la nostra vicinanza a parenti, amici e colleghi. Oggi, occorre ribadire che la strage – perché di questo si tratta - delle morti sul lavoro non si ferma, e la responsabilità cade su tutte e tutti noi.
L’operaia è rimasta schiacciata tra un nastro mobile trasportatore e un macchinario porta bancali. La dinamica esatta del tragico incidente è ancora al vaglio delle autorità competenti, sul posto i Carabinieri e la Asl, a cui va il nostro pieno sostegno per il lavoro volto a chiarire ogni aspetto dell’incidente sul lavoro.
Usare la parola incidente sta diventando insopportabile, questi non sono solo incidenti disgraziati, ma sono dovuti al fatto che servono maggiori investimenti per le lavoratrici e i lavoratori a garanzia della loro sicurezza, di cui oggi si percepisce una grave carenza. Negli ultimi anni da più parti è venuta avanti una narrazione che ha visto il lavoro più come un costo che come una risorsa. Non vanno messe in discussione norme del codice degli appalti che con la logica della semplificazione intervengono sul costo del lavoro smantellando regole e diritti. Vanno rafforzati gli organismi di controllo e di ispezione e la medicina del lavoro sul territorio. Non è più tempo di parole, ma di azioni concrete, e di messa in campo di risorse da parte delle istituzioni e delle autorità competenti, e di interventi per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Non possiamo adattarci passivamente alla registrazione delle morti sul lavoro con un anonimo focus. Lo sdegno e il dolore non durerà solo per il tempo imposto dalle circostanze ma rimarremo al fianco delle compagne e dei compagni di lavoro di Nicoletta per sostenerli con tutti i mezzi necessari. Rilanciamo, infine, l’appello affinché si trovino risposte adeguate e concrete, anche attraverso l’apposito Osservatorio sugli infortuni presieduto dal Prefetto di Piacenza, e si mettano pertanto in atto tutte le misure per far cessare questa strage, su cui più volte è anche intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiedendo maggiori risorse per aggiornare le misure e gli interventi a tutela dei lavoratori, più formazione adeguata e specifica, controlli rigorosi e per affermare una rinnovata cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro e perché certi episodi non si ripetano più. Vogliamo e dobbiamo riaffermare il concetto mai più morti sul lavoro".