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Miur e sindacati della scuola hanno firmato l'accordo che regola il lavoro agile del personale Ata, in particolare per ciò che riguarda i lavoratori in condizione di fragilità. Tra questi, oltre a coloro posti in isolamento fiduciario o che hanno figli minori di 16 anni in questa condizione, ci sono gli immunodepressi, quelli affetti da patologie oncologiche, i gravemente disabili.
Tuttavia la possibilità di organizzare i servizi Ata in questa modalità può essere applicata anche al resto del personale, "indicando a tal fine criteri di priorità e fermo restando l'obbligo di garantire in ogni caso la funzionalità amministrativa". Il lavoro agile viene raccomandato per le le lavoratrici madri che abbiano fruito del congedo obbligatorio di maternità nei tre anni antecedenti alla richiesta di accesso al lavoro agile, - dei genitori di figli minori, - per chi utilizza i mezzi pubblici per raggiungere la sede di servizio, per chi si occupa di cura e assistenza nei confronti di parenti-congiunti non autosufficienti.
Come si legge nell'intesa, in ogni caso, quando le mansioni non possono essere svolte a distzanza, le parti raccomandano "l'utilizzo di tutte le forme di flessibilità nell'organizzazione del tempo di lavoro oltre che, a richiesta del personale interessato, il ricorso alle ferie e alla possibilità di alleggerire l'orario in presenza consentendo la partecipazione ad attività di formazione in modalità on line".